Saranno i carabinieri del Ris ad accertare se ci sono impronte digitali su una bomboletta trovata vicino all’auto incendiata la scorsa estate a Scerni a un turista svedese. Le fiamme danneggiarono non solo la vettura dell’uomo, che ha scelto il Vastese per trascorrere le sue vacanze e ha comprato casa nel comune, ma anche due automobili parcheggiate nelle vicinanze. Il reperto è affidato ai militari del laboratorio di Roma nell’ambito dell’inchiesta sull’incendio, avvenuto il 15 luglio del 2022.
Indagato un uomo di Scerni che, secondo gli investigatori, sarebbe responsabile del gesto. In assenza di videosorveglianza nel luogo in cui è avvenuto il fatto, le indagini sono state compiute raccogliendo testimonianze ed esaminando la scena del reato. Tra l’imprenditore scandinavo – che parla in inglese perché non conosce l’italiano – e l’indagato ci sarebbe stata una precedente discussione. La parte offesa è rappresentata dall’avvocata Maria Assunta Pomponio. Un’accusa rigettata dall’indagato, difeso dall’avvocato Francesco Bitritto.
Sul posto intervenirono i vigili del fuoco del Distaccamento di Vasto e i militari dell’Arma, che aprirono subito un’inchiesta per accertare le cause del rogo, concludendo che si è trattato di un episodio doloso. Il 31 maggio gli accertamenti tecnici irripetibili sulla bomboletta consentiranno di rilevare le impronte digitali utili a risalire all’identità del responsabile.