Vastese: i tuoi giovani vincono altrove. Ripartire da loro si può ma servono fatti, non parole

Da dieci giorni la Vastese ha salutato la Serie D scendendo in Eccellenza ma il chiacchiericcio intorno all’ambiente biancorosso non si è mai affievolito.  

Anzi, l’incertezza totale del momento pone dubbi infiniti avallati anche dalle solite dichiarazioni di fine stagione che, al momento, non trovano riscontro. All’Aragona continuano a vedersi ancora i giocatori in attesa che finisca ufficialmente la stagione, del direttore sportivo Marinucci Palermo si sono perse le tracce, arrivata la retrocessione si è sciolto come neve al sole.

Il presidente Bolami e il vice Salvatorelli

Il presidente Bolami ha annunciato di voler abbandonare la società ma è un mantra che ripete ormai da tante stagioni, ecco perché su questo fronte vale la regola di San Tommaso. La vicenda societaria però rappresenta un punto nevralgico, al momento qualcosa si muove ma tutto è troppo prematuro. Tra ripartenza dall’Eccellenza alle ipotesi di ripescaggio (al momento remoto) tutto è ancora in alto mare, tutto verrà approfondito nei prossimi giorni ma sarebbe giusto capire più che da chi (quadri dirigenziali) con chi ripartire.

In campo naturalmente, perché gran parte delle chiacchiere finiranno quando la parola tornerà al rettangolo verde. Se la prima squadra si è trovata costretta a digerire un’amarissima retrocessione, i sorrisi latitano anche nel settore giovanile. Non ce ne vogliano gli attori (tra campo e quadri dirigenziali) ma dalla Juniores, fino ai Giovanissimi, passando per gli Allievi la stagione si è chiusa senza risultati edificanti. L’under 19 nel campionato nazionale ha chiuso in 6ª posizione a -11 dai playoff, andando addirittura a pescare elementi (una decina) da diverse zone d’Italia (da Nord a Sud).

Sputore, Zaccardi e Cardinale: tutti e tre promossi in Eccellenza

Per gli Allievi provinciali il terzo posto (38 punti) finale non può essere accompagnato dagli applausi. Quasi 10 punti di ritardo dalla vetta chiudendo il campionato alle spalle di Virtus Castel Frentano e l’Ortona promosso nel campionato regionale. Nei Giovanissimi provinciali la classifica finale ha recitato 8° posto con appena 9 punti (16 le gare disputate) finendo alle spalle di Gissi, Scerni, Casalbordino, Villa Santa Maria e Castel Frentano solo per citarne alcune. Il settore giovanile marchiato di biancorosso è ripartito solo due anni fa, i risultati è impossibile raccoglierli nel breve tempo ma non è neanche corretto autoincensarsi.

Se prima squadra e settore giovanile non ridono discorso opposto è per altri giovani (senior e under) mandati in prestito nelle squadre di Promozione. A partire dal 2004 Alessio Sputore titolare inamovibile del centrocampo del Teramo vittorioso nel girone B dopo una grande cavalcata per poi passare agli altri tre promossi in Eccellenza con il Casalbordino: Domenico Cardinale, Matteo Conti e Mattia Racciatti.

Valerio, Menna e Tracchia

Il primo titolare fisso al centro della difesa (vanta già 50 presenze in D e oltre 30 in Eccellenza) mentre per gli altri due la stagione è stata costellata da gravi infortuni anche se Conti, fino a dicembre, era stato protagonista assoluto. Per finire si arriva ad altri tre promossi (due 2003 e un 2002) dal girone C all’Eccellenza con la maglia della Virtus Cupello: David Zaccardi su tutti (un treno sulla fascia destra con assist e gol) accompagnato da “Momo” Seck (duttile attaccante autore di 8 centri) e Sateo Donatelli centrocampista inesauribile e schierato anche nel terzetto difensivo.

Piuttosto che marcire tra panchina e tribuna in D la loro scelta di scendere di due categorie è risultata quella giusta. Se davvero la Vastese vorrà ripartire da un blocco “fatto in casa” in prima fila dovrà mettere loro (sempre se lo vorranno…) aggiungendo altri che in questa stagione hanno avuto le ali tarpate. Thiago Menna l’estate scorsa veniva dato da tutti come titolare inamovibile per la prima squadra, inizialmente così è stato, poi è scomparso dai radar. Nello slot dei 2004 si è preferito puntare su nomi esotici di cui nessuno a Vasto sentirà la mancanza visto che non hanno lasciato il segno se non per i loro cognomi anche difficili da pronunciare.

Il 2005 portiere biancorosso Matteo Stanisci

Niente da fare anche per il 2002 Andrea Valerio andato di nuovo via da Vasto a dicembre restando in Serie D dopo aver scelto il Nola (retrocesso) dove, da metà febbraio (ritrovando mister Ferazzoli) ha collezionato 12 presenze consecutive da titolare. L’unica nota lieta è rappresentata dal gissano Andrea Tracchia, classe 2007 capace di raccogliere 14 presenze in D (di cui 10 da titolare) e pronto a volare verso realtà professionistiche. Da ricordare che è arrivato alla Vastese l’estate scorsa dopo tutta la trafila fatta nella Bacigalupo Vasto Marina. Sufficienza piena anche per la stagione di Vincenzo Sansone, 2003 pescato da Napoli, nel 2019, dalla Virtus Vasto. Guardando ai ragazzi della Juniores Nazionale per il “made in Vasto” si deve guardare ai vari Diego Martiniello, Francesco Ricciardi e Matteo Stanisci senza però dimenticare il sansalvese Ciro Sannino e i due ex Virtus Vasto Giuseppe Caterino e Diego Di Genni, arrivati alla Vastese meno di un anno fa e rispettivamente di Termoli e Paglieta.

I cugini Martiniello e Tracchia

Dalla classe 2001 fino ai 2006 il “materiale” c’è, numericamente parlando però sarà impossibile affidarsi a tutti questi giovani per la prossima stagione ma c’è una grossa base di partenza che convince, a loro però, che sia Eccellenza o D, bisognerà affiancare elementi d’esperienza sicura in grado di rilanciare definitivamente i biancorossi. Magari molti di loro saranno inizialmente “rapiti” da proposte entusiasmanti che poi con il corso della stagione (vedi Menna) andranno sempre più ad affievolirsi, fino a scomparire. La Vastese ai giovani vastesi, non dovrà essere uno slogan solo a parole ma servirà la conferma in campo, questo sarebbe già un grosso passo in avanti per ripartire, poi per riaccendere l’entusiasmo però, serviranno anche altre tangibili certezze.

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