«Non compare la stazione di Lanciano nel nuovo progetto Sharing mobility della Regione Abruzzo che prevede un accordo tra Regione, RFI e azienda di bus». A dirlo è il consigliere di opposizione Leo Marongiu parlando del progetto che prevede lo sviluppo di una rete integrata sulla mobilità sostenibile con la possibilità di prendere il treno ed avere poi a disposizione, in stazione, mezzi elettrici per raggiungere la propria destinazione.
«La Regione Abruzzo – prosegue Marongiu – nell’interlocuzione privilegiata con RFI ha dimenticato di essere proprietaria anche della parte ferroviaria della ex-Sangritana, oggi TUA e quindi della linea che porta da San Vito – Lanciano a Lanciano».
Infatti, tra le stazioni individuate, risultano quelle della costa adriatica ed anche quelle della linee ferroviaria interna verso L’Aquila ma non Lanciano. Un programma di oltre 1 milione e 228 mila euro per il triennio 2022/2024 che sono attribuiti alla Regione Abruzzo grazie al decreto interministeriale 417/2022 e che prevede l’installazione di mezzi elettrici in prossimità delle stazioni.
«Proprio la nostra stazione, tra l’altro – sottolinea ancora il consigliere Pd -, presenta da sempre la necessità di integrare i servizi specie nei giorni festivi verso il centro. Così come siamo ancora in attesa di capire come la Regione Abruzzo intende dar seguito all’impegno dell’assessore Campitelli, del 2021, sul riutilizzo dell’ex tracciato ferroviario in funzione ciclopedonale. Questo è l’ultimo episodio rispetto ai problemi che spesso mettono di fronte la Regione e TUA a Sngirtana, alle voci sulla sua cessione del capitale sociale, ai problemi nella piastra di Saletti ed alle cancellazioni delle corse ferroviarie passeggeri che spesso si registrano a Lanciano, oltre alla necessità di completare i lavori per permettere di sfruttare al massimo la tratta Lanciano/San Vito che oggi vede ancora – conclude -, dopo 4 anni di giunta Marsilio, una percorrenza lenta ed una velocità del vettore limitata da investimenti sulla sicurezza ancora da completare».