Ieri, domenica 21 maggio a Palombaro una donna è stata aggredita insieme al suo cagnolino da un lupo. La signora dopo essere caduta a terra, se la caverà per fortuna senza gravi problemi, mentre per il suo cane finito ogni probabilità preda del lupo. Ma l’ennesima aggressione dopo il recente caso avvenuto anche sulla spiaggia di Vasto torna a dividere l’opinione pubblica su quale possano essere i rimedi a questa problematica. Secondo l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, la soluzione giusta non è l’abbattimento dei capi considerati “pericolosi”.
«Tutta la nostra solidarietà – si legge nel comunicato dell’associazione – vicinanza e i migliori auguri per una pronta guarigione per la signora che si è fatta male cadendo durante l’aggressione del lupo che ha portato via il suo cagnolino mentre era a spasso per le strade di Palombaro, in provincia di Chieti. Si tratta di una esperienza drammatica che è poi costata anche la vita al cagnolino di famiglia, una vicenda sulla quale però è facile dare il fianco a richieste di soluzioni drastiche ed estreme. Chiediamo che non ci siano conseguenze per il lupo e crediamo giusta la decisione di monitorare con un collare questo animale per verificare il suo comportamento ed eventualmente correggere il comportamento ma riteniamo che sia da scartare a priori l’ipotesi abbattimento, il lupo fa il lupo e non per questo deve essere ucciso».