Curva Sud Vasto: «La bottiglia lanciata è un gesto vigliacco che non ci appartiene»

In attesa che le indagini delle forze dell’ordine facciano il loro corso, da domenica pomeriggio, un tema che tiene banco è sicuramente quello legato al lancio di una bottiglia di vetro che, nel settore distinti dello Stadio Aragona, ha colpito una quindicenne di Vasto ferendola in volto.

Cinque giorni in cui si è detto di tutto sulla questione e nelle ultime ore, attraverso un comunicato, anche il direttivo della Curva Sud Vasto ha voluto prendere una posizione: «Chiariamo la questione della bottiglia. Nessuno, e ripetiamo nessuno dei membri della Curva si è reso protagonista di un gesto vigliacco come quello accaduto domenica nei confronti della ragazza colpita in volto da una bottiglia di birra.

Non è nel nostro costume intraprendere azioni così vili ed inspiegabili, oltretutto verso un settore amico. Per tale ragione ci dissociamo totalmente da ciò che è successo. Basta affiancare il nostro nome a qualunque cosa».

Una messaggio chiaro soprattutto dopo le ipotesi fuoriuscite in queste ore con la Curva Sud Vasto che mostra vicinanza «solidarietà ed un abbraccio grande alla ragazza ed ai familiari per una pronta guarigione». Nel comunicato un passaggio rivolto anche alle condizioni dello Stadio Aragona emerse in quei concitati attimi: «Riponete piuttosto la vostra attenzione sui problemi cronici dello stadio che doveva essere il “più bello e sicuro d’Abruzzo”, come una porta che faceva fatica ad aprirsi per permettere ai soccorsi di intervenire prontamente. Neanche nei peggiori campi di periferia amatoriale».

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