Finisce su Rai 1 la vicenda della bambina di Vasto azzannata da un lupo o da un cane selvatico. Oggi pomeriggio collegamento dalla spiaggia di Vasto Marina per la Vita in diretta. L’inviato del programma condotto da Alberto Matano è andato sul posto in cui domenica scorsa è avvenuta l’aggressione e in un servizio ha raccontato l’accaduto con la testimonianza di Giampaolo, il padre della bimba.
Poi, al rientro in studio, il collegamento con Vasto Marina è proseguito con Matano che ha intervistato papà Giampaolo e mamma Ludovica, che hanno raccontato l’agghiacciante esperienza vissuta: «Le ferite del corpo si stanno rimarginando, per quelle psicologiche ci sarà bisogno di un aiuto esterno», perché «come le pecore hanno bisogno di un pastore, anche le famiglie hanno bisogno di un buon pastore», ha detto dopo aver ripercorso quei momenti interminabili. In mente ha ancora il ricordo del pianto di sua figlia: non era di dispiacere, ma «un pianto di dolore», che «mi è rimasto dentro e non dimenticherò». La bimba, liberata dal papà tirando dei calci all’animale selvatico, è stata portata dai genitori all’ospedale di Vasto, dove i medici le hanno suturato le ferite: «I denti – racconta ancora il padre – sono penetrati nella parte bassa della shiena ed è stata morsa due volte». Impossibile dimenticare: «Siamo ancora sotto shock, spero che torneremo presto alla normalità».
Il discorso poi è scivolato sulla natura dell’animale che ha aggredito la piccola. In studio, a discutere col conduttore c’era Federico Coccia, direttore sanitario della clinica veterinaria Vigna Clara di Roma, secondo cui non si tratterebbe di un lupo, perché l’esemplare che ha attaccato i due bambini sulla spiaggia era solitario e non in branco. Inoltre sarebbe «domestico, non selvatico», altrimenti «non si sarebbe abituato agli uomini». Quindi la raccomandazione rivolta ai cittadini: «Non date da mangiare agli animali selvatici, altrimenti questa è la risposta».
Mamma Ludovica ha precisato che «non voglio entrare nel merito, se sia un lupo o no», ma ha chiesto che sia garantita la sicurezza delle persone.
«Non so – ha aggiunto Giampaolo – di chi sia la competenza, se del Comune o di un alto ente. Chiediamo attenzione da parte delle autorità, che devono fornire la protezione di cui abbiamo bisogno in questa zona».