Oggi, martedì 9 maggio nella sala “B.Lanci”, è stato siglato tra il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, il colonnello Michele Iadarola ed il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, un protocollo d’intesa finalizzato ad intensificare i controlli relativi alle politiche sociali. Nel dettaglio si tratta di verifiche sulla posizione reddituale e patrimoniale dei soggetti beneficiari e del relativo nucleo familiare, di prestazioni sociali agevolate spettanti a cittadini in condizione economica e sociale svantaggiata. Il Comando Provinciale Chieti prosegue le iniziative di collaborazione con i comuni più popolosi della provincia teatina nell’attività di contrasto alle illecite percezioni di somme di denaro.
L’accordo siglato ha il reciproco obiettivo di contrastare chi, attraverso raggiri o false dichiarazioni, tenti di beneficiare di misure di aiuto sociale non spettanti. In particolare, la sinergia messa in campo prevede l’iniziativa del Comune che segnalerà alla Guardia di Finanza le misure e/o i contesti da cui provengono le dichiarazioni di dubbia veridicità e sulle quali verranno condotte mirate attività di analisi ed approfondimento da parte delle Fiamme Gialle, con l’obiettivo di assicurare l’accesso alle prestazioni agevolate a chi ne ha effettivamente diritto.
I Finanzieri, infatti, avranno la possibilità di accedere rapidamente a dati e notizie al fine di individuare le eventuali contraddizioni con quanto dichiarato attraverso l’ISEE, la DSU e l’effettivo tenore di vita. La realizzazione del predetto interscambio informativo e, più in generale, il trattamento dei dati personali gestiti nell’ambito del protocollo saranno improntati al rispetto dei principi di correttezza, liceità, trasparenza e necessità dettati dalla normativa vigente. Successivamente, la Compagnia di Lanciano delle Fiamme Gialle comunicherà gli elementi significativi delle eventuali irregolarità accertate all’ente locale per le conseguenti iniziative volte al recupero delle somme illecitamente percepite, mentre i responsabili verranno segnalati all’autorità giudiziaria per le fattispecie penali rilevate.
Il Protocollo d’Intesa conferma come sia sempre maggiore la collaborazione tra le istituzioni dello Stato per la prevenzione e la repressione di frodi e abusi di natura economico-finanziaria e delle condotte lesive degli interessi pubblici, così da tutelare l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione, evitando il dispendio di risorse a beneficio di soggetti non aventi diritto.