AGGIORNAMENTO – Udienza rinviata al 3o giugno. Lo ha deciso la giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Vasto, Silvia Lubrano, prendendo atto di un difetto di notifica nei confronti di due imputati dell’udienza preliminare sull’operazione Repulisti.
L’INCHIESTA – Sequestro di persona, estorsione aggravata, usura, cessione di droga. Sono le accuse di cui devono rispondere, a vario titolo, 18 persone che oggi il gup del Tribunale di Vasto dovrà decidere se rinviare a giudizio. L’udienza preliminare è fissata per stamani alle 9,30. L’operazione Repulisti è di tre anni fa. Il 30 aprile 2020 scattarono gli arresti nei confronti di otto persone e altre dieci furono indagate a piede libero.
Vittime di estorsione e usura un uomo che aveva perso il lavoro e si era trovato a chiedere un prestito a tassi esorbitanti, ma anche la sua compagna e i genitori di lui. Avevano deciso di sporgere denuncia a luglio del 2019. Le indagini erano state condotte dalla polizia e coordinate dall’allora procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio.
Nel blitz del 30 aprile 2020 erano stati impegnati 60 agenti del Commissariato di Vasto, diretto dal vice questore aggiunto Fabio Capaldo, e della Questura di Chieti, con l’ausilio del Reparto prevenzione crimine di Pescara e delle unità cinofile della Questura di Pescara. Avevano eseguito misure cautelari e perquisizioni domiciliari a Vasto, San Salvo e Gissi.
Le misure cautelari erano destinate a C.F., classe ’83; D.P.S., classe ’72; D.D.G., classe ’78; B.V., classe ’87 M.D., classe ’74; D’O.E., classe ’83; V.M., classe ’88.
Secondo l’accusa, sia l’uomo che la compagna sarebbero stati sequestrati, minacciati e poi rilasciati. L’uomo e i suoi familiari avrebbero perso «la somma complessiva di 88mila 700 euro in contanti, oltre a uno scooter di sua proprietà», si legge nella nota diramata dalla polizia il giorno del blitz. Utilizzati nelle indagini «servizi di osservazione, controllo e pedinamento, i quali hanno consentito di cristallizzare alcuni degli incontri avvenuti tra la vittima e gli indagati. Sono stati acquisiti documenti bancari e fogli manoscritti a riscontro dei movimenti di denaro».
Oggi accusa e difesa si confronteranno davanti al gup, che dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm.