Napolitano: «Bene regolamento videosorveglianza ma occorre controllo anche dai cittadini»

Giulia Napolitano, coordinatrice regionale della Buona Destra in Abruzzo, commenta l’avvenuta approvazione da parte dell’assise civica di Lanciano del regolamento comunale di videosorveglianza e rilancia l’idea del controllo di vicinato, un istituto disciplinato dalla legge italiana e adottato da numerosi comuni. «Un plauso al regolamento comunale sulla videosorveglianza, che giunge a distanza di 18 mesi dall’insediamento dell’amministrazione Paolini. Tuttavia devo evidenziare che, da oltre un anno, ho invitato la stessa amministrazione a provvedere in materia di sicurezza, in maniera fattiva, con un controllo preventivo che provenga dagli stessi cittadini. 


Il controllo di vicinato, che ho espressamente suggerito in una mia comunicazione inviata al sindaco Paolini l’11 aprile 2022 consente ai cittadini di responsabilizzarsi nel proprio ruolo, a tutela della sicurezza di tutti. In effetti, per chi delinque non è certo un deterrente la videosorveglianza che, è acclarato, non serve a prevenire la consumazione di un reato ma unicamente dopo, per individuarne i responsabili. Sinceramente – continua Napolitano – come cittadina di Lanciano, non mi sento maggiormente sicura dopo l’approvazione di un regolamento che, nel rispetto della tutela della privacy, consentirà di utilizzare le immagini raccolte per individuare i responsabili di un reato (già commesso). È necessario invece – prosegue la coordinatrice regionale di Buona Destra – che venga adottato, quanto prima e non tra un anno e mezzo, un regolamento che disciplini il controllo di vicinato, strumento dedicato alla prevenzione del crimine e degli atti vandalici all’interno di un quartiere.

Il Controllo di vicinato si sviluppa attraverso i gruppi di vicinato, i coordinatori dei gruppi stessi e le forze di polizia statali e locali. Non si sostituisce alle Forze dell’ordine ma coaudiuva il loro lavoro, tenendo alta l’attenzione nella propria area di competenza. Tra gli obiettivi principali vi sono la prevenzione del crimine e la individuazione delle condizioni che lo favoriscano, ma anche sviluppare una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata – spiega Napolitano – anche suggerendo zone a rischio delinquenza. Infatti la finalità del controllo di vicinato è esclusivamente quella di aumentare la soglia di attenzione rispetto ad eventi anomali nelle aree coinvolte dall’iniziativa. È quindi evidente – conclude Napolitano – come il regolamento sulla videosorveglianza, da solo, non garantisca più sicurezza ai cittadini se non affiancato dal controllo di vicinato da me suggerito all’amministrazione da oltre un anno ma senza alcun risultato, se non avere la rassicurazione, a parole, che si sarebbe proceduto in tal senso».

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