Si avvicina la IX edizione della Notte Nazionale del Liceo Classico alla quale parteciperà anche quest’anno il Liceo Classico “Pantini Pudente” di Vasto. L’evento, nato da un’idea del prof. Rocco Schembra, docente di Latino e Greco al Liceo Classico “Gulli e Pennisi” di Acireale e ora Ricercatore di Filologia classica all’Università di Torino, è sostenuto dal ministero della Pubblica Istruzione e dall’Associazione Italiana di Cultura Classica. La serata sarà aperta dal brano inedito Tutto del cantautore fiorentino Francesco Rainero.
La IX edizione si celebrerà a venerdì 5 maggio 2023, dalle ore 18 alle ore 24 in 355 licei classici. La grande novità di questa edizione è che ai licei italiani si sono uniti per la prima volta 9 licei stranieri, di cui due della Grecia.
L’evento di Vasto si terrà nell’auditorium del Liceo Artistico dalle ore 18:00 alle ore 21:00.
«L’idea di partenza – spiegano gli organizzatori – si è rivelata vincente: nata per dimostrare in maniera evidente che il curricolo del classico, nonostante tutti gli attacchi subìti negli anni, era ancora pieno di vitalità ed era popolato da studenti motivati, ricchi di grandi talenti e con abilità e competenze che oltrepassavano di gran lunga quelle richieste a scuola, la Notte Nazionale del Liceo Classico ha ormai definitivamente fatto breccia nell’opinione pubblica, ha contribuito in maniera rilevante a focalizzare l’attenzione dei media e della gente comune su quello che è il fiore all’occhiello del sistema scolastico italiano. Ben 355 licei classici aderenti apriranno le loro porte alla cittadinanza e gli studenti si esibiranno in tutta una serie di performance legate ai loro studi e alla esaltazione del valore formativo della cultura classica».
«Anche quest’anno è stato confermato il partenariato che Rai Cultura e Rai Scuola hanno siglato con il Coordinamento Nazionale della Notte. Tale accordo permetterà una sponsorizzazione dell’evento a livello nazionale. La Notte Nazionale del Liceo Classico è più che una festa. È, innanzi tutto, un modo alternativo e innovativo di fare scuola e di veicolare i contenuti, un puntare su una formazione di natura diversa che non va a sostituire quella tradizionale, ma le si affianca in maniera produttiva e proficua. Il bello della Notte Nazionale non è solo nella Notte stessa, ma nei lunghi e laboriosi preparativi che la precedono, che fanno sì che gli studenti identifichino i locali in cui quotidianamente vivono le ansie e le aspettative di un cammino di studio, faticoso ma gratificante, con un ambiente ludico, in cui cultura vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti. Tutti assieme, in una Italia finalmente unita nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici più autentiche, quelle della civiltà greco-romana».