Conoscere il grado di comprensione dell’utente, le sue richieste, perplessità e paure ed al tempo stesso offrire risposte competenti e concrete sul mondo della donazione e sul trapianto di organi. Sono questi gli obiettivi con cui oggi, mercoledì 26 aprile nella sala d’Onore “Benito Lanci” è stato presentato il nuovo questionario che la Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti sta già sottoponendo agli utenti del territorio grazie alla collaborazione del Comune di Lanciano e della Ecolan.
Ad illustrarlo nel dettaglio insieme al primo cittadino, Filippo Paolini erano presenti il dottor Antonio Putaturo, la dottoressa Daniela Albanese, direttrice del reparto di Rianimazione dell’ospedale “F.Renzetti” di Lanciano e la dottoressa Daniela Maccarone, coordinatrice regionale trapianti, ed i rappresentanti di alcune associazione di settore quali l’Aido e l’Ados. «Il primo step per creare il questionario – ha sottolineato la Albanese – è stato già fatto nel maggio del 2022 ma l’idea ci era già venuta nei mesi della pandemia quando, in qualità di professionisti abbiamo notato un certo scollamento ed anche diffidenza nei confronti della sanità da parte dei pazienti e degli utenti: una sorta di distacco, causato spesso dalla scarsa conoscenza e preparazione nei confronti di una tematica importante come quella relativa alla donazione ed al trapianto di organi e tessuti».
Il questionario strutturato in trenta domande, è stato distribuito dalla Ecolan e grazie alla sensibilità del presidente Massimo Ranieri, permetterà di creare una sorta di ponte tra ospedale e territorio cercando di “combattere” la scarsa e cattiva conoscenza sul tema anche grazie al sostegno del Centro Trapianti de L’Aquila. «L’idea – ha affermato la Abanese – è quella di dare vita nei prossimi mesi ad appuntamenti particolari di sensibilizzazione e di poter creare anche un servizio di assistenza via mail e telefonico, a cui rivolgersi per ogni perplessità e bisogno.
Donare gli organi è un grande atto di generosità ed amore ma esiste spesso troppa ritrosia, e paura nel parlarne ed anche i numeri di chi fa questa scelta dimostrano che l’Abruzzo è in ritardo se si pensa ai dati espressi dalle regioni del centro e del nord -Italia. Al “Renzetti” viene già effettuata con successo la cosiddetta epifisi femorale e l’ambizione è quella di poter, nel breve periodo, diventare un centro specializzato per la donazioni di cornee e cordone ombelicale».
Sara Scutti della Ecolan, (presente al posto del presidente Ranieri) ha sottolineato come la «prima fase di profilazione dei questionari si sia svolta durante la consegna dei mastelli e dei calendari di ritiro dei materiali di scarto e di come Ecolan già durante l’emergenza pandemica abbia dimostrato la sua attenzione ai temi della salute pubblica e del sociale, sfruttando la sua capillarità nei 76 comuni in cui opera, come servizio al territorio». Nella cittù di Lanciano, anche grazie alla sensibilità dell’ufficio anagrafe comunale, sono state dal 2012 ad oggi, circa 10mila le persone che hanno dato il proprio assenso alla donazione.