Il sindaco di Vasto Francesco Menna ha firmato tre ordinanze di abbattimento. I provvedimenti riguardano 14 pini d’Aleppo in diverse zone della città, soprattutto in via Mario Molino. Qui, dove lunedì scorso è caduto un grosso rame in occasione del maltempo, sono 10 le piante da rimuovere. La perizia del tecnico del Comune, Francesco Marsico, ha evidenziato lo sbilanciamento delle chiome (fino a 40 gradi) e una «elevatissima vulnerabilità del sito di eradicazione», fattori che contribuiscono a un forte rischio crollo che potrebbe avvenire in presenza di pioggia, neve o vento.
Altri due alberi da abbattere si trovano nella pinetina di Vasto Marina di fronte alla “Bagnante”. Qui le due piante sono inclinate di oltre 40° e il sollevamento della zolla indica un ribaltamento in atto. Nell’ordinanza si legge che «eventuali interventi tecnici quali puntellature o applicazione di tiranti non possono limitare la condizione di pericolosità».
Gli ultimi due pini da abbattere si trovano in località Sant’Onofrio e presentano, oltre all’inclinazione, ferite, danni (ad esempio un tondino di ferro inglobato nella pianta) e «segnali inequivocabili e predisponenti il cedimento per ribaltamento zolla che può avvenire in modo improvviso con vento, pioggia, neve».
Ok la sicurezza, ma si potrebbe preventivare anche una ripiantumazione?