Lanciano Calcio l’agonia è finita ma quale futuro per il calcio frentano?

Con l’ennesima figuraccia ed il pesante 5 a 1 subito dall’Angolana si è finalmente e tristemente conclusa la stagione sportiva del Lanciano Calcio 1920. Tra campi da gioco e d’allenamento itineranti, proclami e chiacchiere, è andata in scena l’ennesima umiliazione per i colori rossoneri con il team frentano sceso in campo con dieci uomini e senza nessun cambio in panchina. Dopo la mancanza di divise, kit, palloni e figure dirigenziali fondamentali per portare avanti una squadra, si è toccato senza dubbio il punto più basso della gestione di Pincione che dagli States nonostante dibattiti infuocati con la stampa, non è riuscito neanche nell’impresa di chiudere con dignità un campionato disastroso, in cui le ripetute sconfitte e la retrocessione in Promozione sembrano apparire come il minimo dei mali.

I 19 punti fatti e gli 84 gol subiti sono un semplice dato statistico che testimoniano un fallimento annunciato del progetto sportivo, ma ben più gravi sono il completo disamore di una piazza che a gran voce ha chiesto alla proprietà italoamericana non solo di farsi da parte ma di finirla d’infangare il nome di un club e di una città che fino a qualche anno fa frequentava con successo il salotto buono del pallone italiano. Come dimenticare il Lanciano capolista in B o la grande esposizione mediatica di una città che viveva il suo sogno ad occhi aperti con articoli su L’Equipe e Marca, due dei principali giornali sportivi d’Europa.

Quegli anni ruggenti sono purtroppo finiti ed irripetibili ma in città sia i gruppi organizzati che l’amministrazione comunale sperano di poter ripartire, non importa con quale nome ed in quale categoria, l’importante sarà farlo con onestà. serietà e programmazione e finalmente riaprire finalmente lo stadio “Biondi” per riaccendere progressivamente l’entusiasmo spento di una comunità.

Nel frattempo pur senza notizie e nomi ufficiali pare sia sta lavorando per metter insieme gruppi d’imprenditori locali forze locali da cui ripartire Che sia dal gradino più basso ed in Terza categoria, con l’acquisizione del titolo dell’altro club cittadino, l’Athletic che milita in Prima Divisione o guardando fuori da Lanciano con un’altra realtà di Promozione. Nei giorni scorsi si era parlato dell’interessamento da parte di Ursini, patron dell’Union Fossacesia, ma il n.1 del club adriatico ha smentito con forza le voci. Chi vivrà vedrà!

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