Le associazioni d’arma e combattentistiche si sono ritrovate questa mattina, domenica 16 aprile, insieme alla locale sezione dell’Aereonautica Militare Italiana, per festeggiare i primi 100 anni di vita della forza armata nata il 28 marzo 1923 con il nome di Regia Aeronautica, denominazione cambiato poi a partire dal 18 giugno 1946. La celebrazione è avvenuta in un luogo simbolo della città, il parco di Via Ferro di Cavallo dove dal 1985 sorge il monumento dedicato a Ercole Ercoli, generale, aviatore e militare partenopeo, decorato per il suo valor militare con una medaglia d’oro ed una di argento.
Importante è stato non solo aver risistemato il piccolo polmone verde ma soprattutto l’aver restaurato il cippo, ora finalmente visibile e per troppi anni dimenticato dai lancianesi stessi. Dopo la benedizione, l’arrivo del gonfalone della città e la deposizione di una corona di alloro, il sindaco di Lanciano Filippo Paolini ha voluto salutare i presenti ricordando la grande forza di «questa “giovane” forza armata distintasi in passato durante la Seconda Guerra Mondiale e che oggi, anche grazie all’ausilio delle nuove tecnologie, si occupa dal cielo di garantire la sicurezza degli italiani e di difendere i valori di pace e la libertà». Inevitabile il riferimento del primo cittadino agli oltre 5o teatri di guerra ancora purtroppo presenti al mondo ed in particolare al conflitto che, ancora insanguina l’Ucraina.
Il presidente della sezione frentana dell’Aeronautica, Daniele Giancrisofaro, ha sottolineato «il grande lavoro di squadra che c’è stato con l’amministrazione comunale per dare nuova dignità al parco e di come la città con i suoi tanti monumenti ai caduti, spinga i suoi cittadini a rifletter sull’importanza di una memoria che deve essere recuperata e valorizzata». Dopo la cerimonia i presenti hanno raggiunto piazza Plebiscito per l’omaggio al Monumento ai Caduti e per visitare la mostra espositiva con foto, modellini e velivoli d’epoca, allestita e visitabile fino al 25 aprile nei locali del foyer del teatro Fenaroli. Le celebrazione si erano aperte già ieri, 15 aprile, con l’incontro avvenuto con la famiglia di Alberto Barrella (1917-1941) primo aviere motorista lancianese pluridecorato, scomparso con il suo velivolo sui cieli di Malta durante l’ultimo conflitto mondiale.