L’ispettore tecnico della polizia di Stato Giuseppe Lalli ha ricevuto ieri, in occasione della festa della polizia a Pescara, la medaglia di bronzo al merito civile. Nell’aprile 2015, il poliziotto vastese era in Nepal, insieme a suo fratello, monsignor Mauro Lalli, nunzio apostolico, quando ci fu il terribile terremoto che provocò 8mila morti. Nel momento della forte scossa era nell’orfanotrofio di Katmandu e, subito, si prodigò per mettere in salvo i bambini. Anche nei giorni successivi rimase in Nepal, dandosi da fare insieme alla Croce Rossa internazionale.
Lo spirito di servizio, vissuto nell’impegno quotidiano con la divisa e nelle attività di volontariato a Vasto, lo hanno portato a dare il suo contributo a migliaia di chilometri da casa e in una situazione improvvisa che mai avrebbe immaginato di vivere. Quel viaggio era la prima tappa di un tour in Asia e si è rivelata un’esperienza forte e intensa dal punto di vista umano.
Una vicenda che, al suo ritorno in Italia, gli è valsa numerosi attestati di stima e che ora viene riconosciuta con un’onorificenza dello Stato. Lo scorso 19 ottobre a Giuseppe Lalli è stata conferita la medaglia di bronzo al merito civile, con decreto del presidente della Repubblica. «Libero dal servizio, trovandosi all’estero in occasione di un forte terremoto, prestava i primi soccorsi in un orfanotrofio, estraeva dalle macerie numerosi minori e collaborava con la Caritas e la Croce Rossa Internazionale in favore delle vittime e degli sfollati. Grande esempio di tenacia, spirito di sacrificio e virtù civiche. 25 aprile 2015 – Kathmandu (Nepal)», si legge nella motivazione del decreto.
A febbraio il Prefetto di Pescara Giancarlo Di Vincenzo, ne aveva dato notizia al Questore del capoluogo adriatico, dove Lalli lavora da diversi anni, rivolgendo gli apprezzamenti per l’ispettore vastese che ieri, in piazza Salotto, durante le celebrazioni per il 171° di fondazione della polizia, ha ricevuto la meritata onorificenza.