Nella scorsa notte è sceso il sipario sulla regular season Nba con diversi team che saranno impegnati ora nella lotteria dei playoff ed altri per cui la stagione è ormai definitivamente conclusa. Tra questi ci sono gli Utah Jazz che, dopo un rivoluzione estiva (sono andati via big come Gobert e Mitchell) hanno deciso di scommettere tra gli altri anche su Simone Fontecchio, talento abruzzese cresciuto nell’Amatori Pescara che, dopo una crescita esponenziale, negli ultimi anni, si è guadagnato l’approdo tra i giganti statunitensi: Per l’azzurro, congedatosi con 20 punti inflitti ai Lakers è stata un’annata particolare e dopo le lunghe e numerose panchine della prima parte di campionato ha poi trovato più spazio nelle rotazioni di Utah, segnando anche un career high stagionale in marzo, grazie ai 23 punti rifilati ai Bucks.
In una lunga intervista rilasciata a Sky Sport Nba Fontecchio si è dato un voto sufficiente per la sua prima stagione nella lega, con la consapevolezza di poter fare molto di più: «Che voto mi do? Direi un 6, perché comunque non è stata sicuramente ottima. Avrei potuto fare molto meglio – sottolinea Simone – soprattutto ho avuto un mese in cui non ho fatto per niente bene e non sono stato continuo, però so anche che al primo anno non era facile. Ho fatto delle buone prestazioni, devo cercare di migliorare l’anno prossimo a livello di continuità e lavorare su vari aspetti del gioco». Per Fontecchio ora ci sarà un’estate all’insegna dell’Azzurro visto che coach Pozzecco lo considera uno dei punti fermi dello starting five che dal 25 agosto al 10 settembre parteciperà alla Fiba World Cup ospitata per l’occasione tra Giappone, Filippine ed Indonesia. Chissà se insieme a lui ci sarà anche Paolo Banchero, talento italoamericano di Orlando destinato ad essere eletto come “Rookie of the Year”, che però non ancora sciolto le riserve e deciso se difenderà la bandiera tricolore o quella a stelle e strisce.
