Per la Chiesa il Sabato Santo è il giorno del silenzio e dell’attesa. Dopo aver fatto memoria della Passione e morte di Gesù lo sguardo si sposta sulla Madonna, in ricordo del suo dolore per la morte del figlio. Ed è dalla chiesa di San Francesco di Paola che si è snodata questa mattina la tradizionale processione del Sabato Santo. La statua della Pietà, arrivata a Vasto nel 1701, è stata portata a spalla per le vie del centro. La funzione, presieduta da don Domenico Spagnoli, è stata accompagnata dai canti della Schola Cantorum Zaccardi diretta da Luigi Di Tullio. Dopo la grande partecipazione alla processione del Venerdì Santo, quello del sabato è un rito più intimo e raccolto, che si chiude con la preghiera nella chiesa di piazza Rossetti chiamata anche – poichè custodisce la statua portata oggi in processione – dell’Addolorata.
«Il Sabato Santo – scrive nel messaggio per questa giornata la Conferenza Episcopale Italiana – la Chiesa sosta presso il sepolcro del Signore, meditando la sua passione e la sua morte, nonché la discesa agli inferi, e aspettando la sua risurrezione, nella preghiera e nel digiuno. Spogliata la sacra mensa, la Chiesa si astiene dal sacrificio della Messa fino alla solenne Veglia o attesa notturna della risurrezione. L’attesa allora lascia il posto alla gioia pasquale, che nella sua pienezza si protrae per cinquanta giorni».