Santa Rita, da quartiere malfamato a zona per famiglie, «ma manca un tessuto commerciale»

«Oggi è un bel posto in cui abitare ma la sua nomea purtroppo lo precede e il quartiere non riesce ad uscirne fuori». A dirlo sono gli stessi residenti del quartiere Santa Rita che, nonostante i numerosi lavori di riqualificazione e migliore messe in atto, resta tuttora prigioniero della reputazione di ex zona 167 che stenta a farlo evolvere.

«Oggi è il quartiere ideale per una famiglia, ma sentiamo la mancanza di attività e di un tessuto commerciale proprio della zona – dicono i residenti -. C’è reticenza, anche da parte nostra, a vivere il quartiere nella sua interezza e, anche chi viene da fuori magari per una camminata nella pista ciclopedonale, non è invogliato a comprare qui. Io, ad esempio, – dice una residente – ho un’attività in centro e non ho mai pensato di spostarla qui, vicino casa».

Una zona che si sviluppa di anno in anno, con nuove palazzine, la ciclopedonale, spazi verdi, scuole ed il nuovo e moderno ecoparco di Ecolan ma che però non riesce a scrollarsi di dosso l’etichetta di “zona 167”. Ma come fare per darle ancora nuovo smalto? «In prims lo slancio dovrebbe partire da noi residenti e commercianti, provando a fare rete per cercare di dare un tessuto commerciale al nostro quartiere – dicono ancora -. E poi dovrebbero esserci anche delle specifiche politiche dell’amministrazione comunale per una riqualificazione ancora più capillare di quella che è la zona più popolosa di Lanciano ma ancora poco valorizzata».

A completare il mix la sicurezza. «Più controlli e non solo di facciata – concludono i residenti – renderebbero il nostro quartiere ancora più sicuro e appetibile per famiglie e commercianti per far sì che, finalmente, non sia più definito come semplicemente 167».

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