«Riaprire la chiesa è un bel segnale di rinascita in vista della Pasqua»

Il 6 gennaio del 2022 un cortocircuito scaturito dal piccolo presepe allestito all’ingresso della navata riempì la chiesa di Santa Maria degli Angeli, in contrada Villa Stanazzo di fiamme e di un fumo nero e denso che oltre ad invadere tutta la chiesa, mise a rischio il patrimonio storico artistico della parrocchia, ma anche quello immateriale fatto di ricordi, tradizioni e vita vissuta tra le pareti del seicentesco edificio religioso. Per la comunità sono stati mesi lunghi e difficili ma finalmente domani, venerdì 31 marzo, con la Santa Messa officiata da monsignor Cipollone, Villa Stanazzo si tornerà festeggiare la solenne riapertura della sua chiesa.

«Siamo stati un anno e tre mesi senza un punto di riferimento – afferma a Chiaro Quotidianopadre Joby John – parroco di Santa Maria degli Angeli e, quella di domani sarà una giornata molto attesa, emozionante ed importante per la comunità. Per tutto questo tempo i fedeli sono stati costretti a spostarsi verso altre chiese o ad utilizzare la Sala della Cultura che però a causa delle scale era di difficile accesso ai fedeli. La riapertura della chiesa è un bel segnale di rinascita e di positività anche in vista della Pasqua».

«Quando per la prima volta entrai in chiesa dopo l’incendio – sottolinea l’architetto Paola Falconio che ha redatto, in accordo con la Soprintendeza, il progetto di recupero e restauro – dopo essere stata chiamata dall’avvocato Melissa Colantonio che fa parte della comunità parrocchiale. la situazione era complessa perchè nonostante le fiamme non avessero causato danni statici all’edificio, essa era inagibile e completamente inaccessibile. Le pareti con i bellissimi affreschi del maestro Candeloro erano ricoperti da una patina di nero. Dopo un lungo iter siamo finalmente arrivati alla sua riapertura e sono particolarmente soddisfatta di quanto fatto visto che questo per me è un luogo del cuore, e che anni fa, una prima risistemazione fu curata da mio padre Nicola Falconio».

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