Confindustria: «A Punta Penna attività nel rispetto delle leggi. Vogliamo si faccia chiarezza»

Nel giorno in cui le associazioni ambientaliste scenderanno in piazza con un sit in per chiedere controlli sulla qualità dell’aria a Punta Penna, è Confindustria Chieti Pescara a prendere posizione, «per fare la massima chiarezza» su quelli che, da tempo, vengono segnalati come “odori insopportabili” ed “emissioni irritanti” tra porto e zona industriale. «In quella zona operano aziende dalla tradizione industriale specchiata, dove, in decenni di attività, non si sono mai verificati casi di malattia professionale. È il caso di chiarire all’opinione pubblica che la maggior parte delle aziende sono sottoposte a controlli periodici di tutti gli organismi competenti (Asl, Arta, Vigili del Fuoco, Forestale etc. etc.), così come tutte le attività svolte sono rispettose delle, stringenti, indicazioni fornite in sede di valutazioni degli organismi preposti alle fasi autorizzative».

Secondo l’associazione degli industriali «sembrerebbe, in verità, che il problema sia avvertito nei pressi di un depuratore. A differenza di quello che avviene per le aziende produttrici, in generale, che operano quotidianamente sempre in presenza delle stesse sostanze, non vorremmo che vi siano problemi legati a sversamenti di varia natura e vario genere. Vasto su questo aspetto, tra l’altro, vanta anche qualche fenomeno non proprio limpido e cristallino che la stessa stampa ha più volte evidenziato con denunce circostanziate di scarichi illegittimi nella stessa rete fognaria della città». Il riferimento, probabilmente, è all’attività di ricerca di scarichi abusivi legati agli sversamenti a Fosso Marino.

«Non vorremmo che qualcuno, oggi, forse infastidito dai recenti importanti investimenti imprenditoriali nella zona industriale di Vasto, al centro quindi della ZES e con i traffici incrementati allo scalo portuale, voglia solo provare a destabilizzare il comparto industriale – è l’attacco di Confindustria -. Se mai qualcuno lo avesse dimenticato è stata proprio Confindustria che, per mettere fine alle polemiche che sanno tanto di strumentalizzazione con ben altri fini speculativi e delocalizzativi, su cui forse è il caso ci si interroghi seriamente e serenamente, aveva ipotizzato di intervenire con l’acquisto e l’installazione di una centralina per il controllo in continuo della qualità dell’aria. Ma, al solito, chi critica solo per criticare anche in quella occasione ebbe a che ridire sulla proposta e non se ne fece nulla. Su questo punto basta riprendere il tenore delle dichiarazioni rilasciate al tempo. Ben venga, adesso, il monitoraggio da parte di Arta con le centraline di campionamento automatico».

Infine «Confindustria Chieti Pescara intende salvaguardare, e lo farà nelle opportune sedi istituzionali, un sistema industriale con forte impatto occupazionale in parallelo con la tutela delle aree protette e delle risorse naturali, garantendo una crescita sostenibile. Dimostriamo tutti assieme, con i fatti, di voler promuovere e dare seguito ancor di più alla Zona Economica Speciale che, come detto, vede il suo fulcro nel Porto di Vasto con il coinvolgimento dell’ampio retroterra industriale del Sangro, del Vastese, del Molise e della Val Pescara».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *