Contratti rinnovati per altri tre mesi a 352 lavoratori precari della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Rapporto di lavoro prolungato fino al 30 giugno a 50 infermieri, 10 tecnici sanitari di radiologia medica e 292 operatori socio sanitari in servizio a Chieti, Lanciano, Vasto, Ortona, San Salvo, Guardiagrele, Atessa, Casoli e Gissi. I sindacati, però, tornano a lanciare l’allarme sulla mancanza di personale.
«Apparecchi nuovi senza personale» – «Il problema grosso – afferma Raffaello Villani, segretario provinciale del sindacato Fsi-Usae – è rappresentato dalle liste d’attesa: dopo il lockdown del 2020 le richieste sono aumentate del 45 per cento per controlli e prevenzione. Bisogna istituire nuove regole che attribuiscano ai Cup (centri unici di prenotazione, n.d.r.) dei reparti il compito di stabilire le priorità, distinguendo tra breve, differita e programmata, in modo da compiere prima gli esami prioritari in base alle precedenti sospette diagnosi. Il direttore generale Schael ha fatto bene ad acquistare gli ecografi, ma il problema è che non c’è chi li fa funzionare a causa della carenza di radiologi in tutta Italia per via del numero chiuso».
«Ferie a rischio» – Servirebbero anche tanti infermieri in più. «Il concorso per le nuove assunzioni – dice Patrizia Bianchi, delegata regionale del Nursing Up – procede con lentezza e le ferie estive, ormai alle porte, sono a rischio. Dall’inizio della pandemia fino a ora, non abbiamo avuto un attimo di tregua. Servono i riposi. Nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, tenendo ferme le stabilizzazioni, mancano almeno 200 infermieri. Una situazione che si è aggravata durante la pandemia tra lavoratori sospesi perché no vax, alcuni dei quali si sono poi licenziati, altri che sono andati in pensione e non sono stati sostituti, altri ancora che si sono trasferiti al Nord. Solo l’azienda sanitaria di Pescara è riuscita a colmare le carenze stabilizzando il personale infermieristico. Manca anche il personale medico, perché i medici non scelgono né l’ospedale di Lanciano né quello di Vasto. La soluzione per ovviare alla ormai cronica carenza di infermieri sarebbe stabilizzare tutto il personale che c’è, poi attingere da concorso e comando. Invece i rinnovi vengono annunciati con pochi giorni di preavviso».
«Sono andato all’ospedale di Vasto per un mio personale problema di salute e ho potuto constatare i disagi che medici e infermieri vivono giorno per giorno nello svolgere il loro lavoro», racconta Stefano Moretti, consigliere comunale a Monteodorisio. «Ho trovato grande professionalità, anche nell’affrontare le serie difficoltà derivate dal personale ridotto numericamente all’osso, ma sempre pronto ad affrontare nuovi accessi di pazienti e nuove emergenze. Ma non si può pensare di andare avanti in queste condizioni. La Asl assuma personale per l’ospedale San Pio».