È ormai quasi parte integrante della morfologia della centro della città. Ci si gira attorno con le auto ogni giorno, senza neanche più accorgersene, ma la grande area verde incolta e non curata esattamente al centro della rotonda di via Ferro di Cavallo è lì, da quasi vent’anni. Risale infatti ad allora la trasformazione del Ferro di Cavallo nella rotatoria che conosciamo oggi con l’area verde abbandonata, di proprietà pubblica, che è finita proprio nel mezzo. Erbacce, immondizia ed una recinzione ormai malandata sono le tristi caratteristiche di un’area che si trova esattamente al centro di uno degli snodi centrali del traffico cittadino.
E se il vicino parco, tra (pochi) alti e (molti) bassi, è frequentato ed utilizzato dai residenti, l’area al centro della rotonda è ancora un enorme ed incolto punto interrogativo. «Erano tanti i progetti in ballo (a partire da quelli presentati dall’allora candidato sindaco Pino Valente, ndr), ma abbiamo dovuto fermare tutto in attesa di conoscere più dettagliatamente la situazione del sottosuolo e del dissesto idrogeologico – spiega l’assessore al Decoro urbano, Tonia Paolucci -. Era dunque inutile proseguire con le varie progettazioni spendendo ulteriori soldi pubblici senza sapere effettivamente cosa poter poi realizzare».
In attesa di un’analisi più dettagliata sul dissesto, quello che però forse sarebbe necessario metter in atto è una quantomeno sommaria pulizia e riqualificazione dell’area nella speranza di poter riprendere in mano i progetti per trasformare definitivamente via Ferro di Cavallo.