Intensificare il trasporto pubblico tra Vasto, Chieti e L’Aquila. Questo è l’obiettivo fissato dalle due risoluzioni presentate da Pietro Smargiassi (M5S) e approvate ieri dal Consiglio regionale sul problema dei disagi vissuti dagli studenti del Vastese che frequentano gli atenei del capoluogo di provincia e del capoluogo di regione.
«Le risoluzioni impegnano la Giunta regionale a indire un tavolo di confronto tra gestori del trasporto pubblico e privato che coinvolga anche i vertici Tua, Click Bus, per verificare la fattibilità di collegamento tra Vasto e L’Aquila e tra Vasto e Chieti, in andata e ritorno», si legge in una nota del Movimento 5 Stelle.
«Ho presentato queste risoluzioni – spiega Smargiassi – con il fine di tutelare e rafforzare il diritto allo studio degli studenti dell’area vastese che ogni giorno si spostano per prender parte alla vita universitaria. Negli anni è cresciuto in maniera considerevole il numero di studenti universitari che scelgono l’offerta formativa del capoluogo di regione e di Chieti ma, come spesso accade in molte zone della nostra regione, diventa complicato raggiungere le due città. Basti pensare che per raggiungere L’Aquila gli studenti sono costretti a spostarsi verso Pescara o Lanciano, dove hanno a disposizione solo due corse, e devono sperare di non mancare le coincidenze. Ancora più paradossale è la situazione per Chieti, dove per la tratta Vasto-Roma sono previste le fermate di Chieti centro e di Chieti Scalo, ma nella sosta alla stazione di Chieti Scalo non è possibile scendere all’andata o salire al ritorno da Roma.
Alla luce di questa situazione complessa diventa necessario intraprendere il prima possibile un’interlocuzione con i vertici delle società che si occupano del trasporto, tanto quelle pubbliche che quelle private. Le soluzioni ci sono e anche facilmente attuabili. Grazie all’approvazione dei due documenti che ho presentato, chi è alla guida di Regione Abruzzo ha preso formalmente l’impegno di realizzarle. Spero che presto gli spostamenti per i nostri ragazzi non siano più un‘odissea e venga garantito sia un diritto che un servizio indispensabile per chi sceglie di rimanere a studiare in Abruzzo».