Undici comuni riuniti sotto il segno del gesso. Sarà presentato sabato 11 marzo lo studio di fattibilità per l’istituzione della Riserva naturale dei gessi frentani, progetto del Gal Maiella Verde e finanziato con fondi Feasr-Psr Abruzzo 2014/2022 della Regione.
All’ambizioso obiettivo di riunire diversi centri del territorio accomunati dalla presenza del gesso partecipano i Comuni di Gissi, Carpineto Sinello, Furci, Palmoli, Dogliola, Cupello, Guilmi, Tufillo, San Buono, Lentella e Fresagrandinaria. Sono coinvolte anche quattro associazioni localo (Centro Studi Alto Vastese e Valle del Trigno, Itinerari d’Abruzzo, Lu Quart da Pit, I lupi del Gesso), la Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea) e due imprese di servizi turistici (Amoroso Viaggi e Milvus di Alessio Massari).
Lo scopo del progetto è puntare sul gesso come elemento caratterizzante questa porzione di territorio per incentivare il turismo naturalistico e innescare ricadute positive nei vari centri menzionati.
Il gesso – presente solo in alcune zone degli Appennini come, appunto, i monti Frentani – nella storia locale, oltre a dare vita a suggestivi paesaggi e formazioni rocciose, ha avuto una grande importanza: basta guardare i centri storici le cui case sono formate da blocchi squadrati di gesso. In tempi più recenti, inoltre, ha avuto una certa rilevanza economica perché usato ampiamente nei processi produttivi della neonata Società Italiana Vetro di San Salvo.
Dal punto di vista naturalistico, a Gissi è stata scoperta la grotta nei gessi più grande e importante della regione. «La vena del gesso frentana, elemento di coerenza nel territorio scelto per l’intervento progettuale, è attraversata dal fiume Treste e interessa comuni contigui tra loro, situati nel territorio un tempo identificato dalla comunità montana “Medio Vastese”», spiegano i promotori.
I dettagli del progetto saranno illustrati sabato 11 marzo in un incontro a Gissi titolato “La terra del gesso” al quale prenderanno parte i principali attori coinvolti e i rappresentanti delle associazioni. L’appuntamento è alle 17 nella sala conferenze del museo etnografico.