Quello che preccupa di più è l’età delle vittime. Ormai sono le adolescenti a subire le prime violenze fisiche e psicologiche. Succede anche nel Vastese, come nei territori vicini d’Abruzzo e delle regioni limitrofe.
Emily Abruzzo, l’associazione che gestisce lo Sportello antiviolenza di Cupello, offre sostegno psicologico e legale per spezzare le catene dell’abuso.
«Dopo l’emergenza Covid la situazione si è ulteriormente esasperata, racconta la presidente», Teresa Di Santo. «Peggiora di giorno in giorno. Registriamo casi di violenza fisica e psicologica in un’ampia fascia di età che va dalle adolescenti alle donne mature. Per questo, da tempo abbiamo intrapreso un percorso di formazione e informazione insieme alle scuole. Informare i giovani significa educarli a un comportamento migliore nei confronti dell’altro sesso.
Sono tante le donne che si rivolgono al nostro sportello, alcune provengono anche da altre regioni. A loro noi forniamo l’assistenza delle nostre avvocate e psicologhe. Le più giovani hanno un’età compresa tra i 14 e i 17 anni, hanno subito manipolazioni, violenze psicologiche e, a volte, anche fisiche. La situazione più difficile che affrontiamo è proprio quella degli adolescenti, che spesso si vergognano di raccontare a casa ciò che vivono ma, quando sono assistite, trovano il coraggio di denunciare.
L’importante sottolinea Di Santo – è osservare quotidianamente i nostri figli, i nostri alunni, cercando di cogliere nei loro sguardi se c’è un disagio. Anche a causa della pandemia e delle conseguenti restrizioni vissute, loro sono molto più fragili di quanto non lo fossimo noi. Bisogna essere capaci di ascoltare e osservare».