28 febbraio 1783: 240 anni fa nasceva a Vasto Gabriele Rossetti, poeta, dantista e patriota. Figlio del fabbro Nicola e di Maria Francesca Pietrocola, era ultimo di sette figli in una famiglia di modeste possibilità economiche. Fin da ragazzo mostrò una particolare predilezione per la poesia. Ricevette a Vasto i primi insegnamenti di letteratura e filosofia, completò gli studi classici a Napoli, sostenuto dal marchese Tommaso d’Avalos.
Sotto il regno di Gioacchino Murat, divenne poeta del Teatro San Carlo di Napoli. Sostenne i moti carbonari non solo con un canto estemporaneo che si diffuse nel popolo, ma anche combattendo ad Antrodoco nel 1821.
Con il ritorno di Ferdinando di Borbone e la conseguente repressione, fuggì prima a Malta imparando l’inglese, poi a Londra, dove rimase fino alla morte, sperando invano in un atto di clemenza del governo borbonico. Insegnò italiano, studiò Dante e fu professore al King’s College.
I figli – il pittore e poeta Dante Gabriel e la poetessa Christina – furono apprezzati in Inghilterra. Vasto ha dedicato a Gabriele Rossetti due statue: una in bronzo nella piazza a lui intitolata, l’altra in gesso nel foyer del teatro inaugurato nel 1819 col nome di Real Teatro Borbonico, che nel 1860 cambiò nome in Teatro Rossetti. A Dante Gabriel è intitolata la strada che passa davanti al liceo classico Pudente e a Christina una piazzetta nella zona dell’ospedale.