Lo scrittore frentano Stefano Redaelli in corsa per il “Premio Strega”

C’è anche un pizzico di Lanciano nella rosa dei cinquantacinque scrittori che si contenderanno l’edizione 2023 del “Premio Strega”: stiamo parlando di Stefano Redaelli che con la sua ultima fatica letteraria dal titolo “Ombra mai più”, edito dalla casa editrice Neo Edizioni di Castel di Sangro, è stato segnalato da Daniele Mencarelli, della giuria degli Amici della Domenica. Per lo scrittore e professore di Letteratura Italiana alla facoltà di “Artes Liberales” dell’università di Varsavia, è la seconda partecipazione al prestigioso premio: l’ultima era stata nel 2021 e Redaelli vi aveva preso parte con il libro “Beati gli Inquieti” per la cui stesura ha frequentato per circa due mesi una struttura psichiatrica di Lanciano con il proposito di riuscire a raccontare da vicino e senza filtri la vita degli “ospiti” che ha conosciuto, la follia nella sua immediatezza e poesia. L’autore già da diversi anni s’interessa a temi riguardanti le problematiche della psiche, i rapporti tra letteratura e medicina ed anche del conflitto tra scienza e spiritualità.

Nel giudizio tecnico che ha portato alla candidatura all’opera si legge: «I gesti di fiducia sono molto più frequenti di quel che si pensi. In fondo, la nostra vita è regolata da questi gesti, reciproci, di riconoscimento dell’altro e delle sue azioni. Poi ci sono gli scarti, quelli di cui non ci si può fidare, quelli che per tradizione e istituzione giocano il ruolo dei pericolosi, inaffidabili, imprevedibili. I malati mentali, così come i detenuti, gli ex tossicodipendenti, fanno parte di questa umanità tollerata solo se tenuta a distanza. È il caso di Angelantonio, tre anni passati in una struttura psichiatrica, di nuovo nel mondo e del mondo. Ma chi è disposto a dargli una nuova possibilità? Chi vede in lui qualcosa di più dell’uomo che ha passato tre anni in una struttura perché malato mentale? Non è la fiducia ad accoglierlo, semmai il pregiudizio, la paura. Ma Angelantonio ha dalla sua l’esperienza di chi conosce l’alfabeto del dolore, troverà modo di tornare al dialogo, a una nuova vita, fatta di consapevolezza, nel perenne squilibrio. Redaelli con Ombra mai più dà voce agli esiliati nello stigma, con la precisione e la delicatezza di chi scrive per amore».

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