La Testimone di Giustizia Piera Aiello, considerata tra le 100 donne più influenti al mondo, ha incontrato ieri sabato 25 febbraio i ragazzi del Comprensivo 1 Spataro Paolucci. L’evento, tenutosi al Teatro Madonna dell’Asilo ha rappresentato un importante momento di riflessione per approfondire la cultura della legalità. La Aiello vive ancora oggi vive sotto scorta per avere avuto il coraggio di denunciare l’appartenenza alla mafia della famiglia di suo marito, Nicola Atria, figlio del boss mafioso Vito. Una testimonianza forte, intensa, in ricordo del matrimonio di “mafia” forzato all’età di 18 anni, l’omicidio del marito davanti ai suoi occhi, la ribellione alla famiglia insieme alla cognata Rita Atria e la collaborazione con il Giudice Borsellino.
Piera Aiello ha raccontato la sua storia, con grande intensità con la massima attenzione dei ragazzi. Da 30 anni incontra i ragazzi e condivide la sua esperienza. «Se denunci – ha raccontato la Aiello nel suo dialogo con Borsellino – devi andare via dal tuo paese e cominciare una nuova vita. Dal 30 luglio 1991 sono diventata la prima donna testimone di giustizia, sono andata in una località protetta con la bambina di soli 2 anni, io avevo solo 23 anni,, ma la cosa importante è promuovere la cultura della legalità: per me- ha sottolineato la ospite – Paolo Borsellino non rappresentò solo il magistrato che si occupava di ascoltarmi, ma diventò un amico, un padre a cui aggrapparsi nei tantissimi momenti di sconforto» All’ evento, organizzato dai docenti Annamaria Dantes, Natalia D’Addiego e Marta Mancino del Comprensivo 1 di Vasto, ha partecipato la giornalista Rosanna Pagliaroli che ha moderato l’incontro e Massimiliano Travaglini, coordinatore dell’Abruzzo e Molise del gruppo Agende Rosse “Falcone e Borsellino” Abruzzo- Chieti, movimento fortemente voluto da Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo morto nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992.»
«Vogliamo portare avanti la nostra alleanza educativa contro la criminalità organizzato – ha affermato il dirigente scolastico del Comprensivo 1 Spataro Paolucci, la prof. Eufrasia Fonzo, accogliendo Piera Aiello in una sala gremita di ragazzi, insieme alla prof Stefania Di Marco del Comprensivo 2 Rossetti. Hanno testimoniato che le scuole di Vasto vogliono essere insieme in questa lotta contro ogni forma di illegalità unendo le forze per essere un presidio di legalità sul territorio, un segno forte e tangibile alla città».
«Promisi come cittadino – ha raccontato Massimiliano Travaglini – di fare qualcosa dopo aver conosciuto nel 2007 Salvatore Borsellino. Da lì il desiderio di ricordare Borsellino e la sua agenda che quell’anno nel 1992 era rossa. La utilizzò senza mai separarsene nel periodo compreso tra la strage di Capaci e quella di via D’Amelio, stragi ancora avvolte nel mistero. In nostro obiettivo è quello di parlare alle scuole, ai ragazzi per la conoscenza di ciò che è accaduto, per mantenere viva la memoria ma anche per costruire insieme un presente e futuro di lotta alle mafie».