Non c’è pace per il parchetto di viale Marconi, casetta utilizzata come un bagno pubblico

Ci sono luoghi che nascono sfortunati e seppur progettati e pensati con tutte le migliori intenzioni, non riescono a vivere giorni felici. Proprio come il parchetto inclusivo “Tilde Lametti” di viale Marconi. Nato come parco giochi dedicato a tutti, anche ai bimbi più piccoli e, grazie ad alcuni accorgimenti, ai piccoli fruitori disabili, da quasi subito è stato preso di mira dai vandali. Giochini scambiati per murales o punching ball da distruggere, scarabocchiare o, in ultimo, la casetta dello scivolo utilizzata come un bagno pubblico, luogo sicuro dove espletare le proprie funzioni corporali sì en plein air, ma comunque al riparo da occhi indiscreti.

Complice la scarsa manutenzione e la posizione non proprio centrale, il parco risulta oggi essere in balìa di piccoli teppisti che non conoscono il rispetto della cosa pubblica e si divertono a vandalizzare ciò che, invece, era stato pensato come l’ennesima opportunità  di svago, inclusione e divertimento dei più piccoli.

Servirebbero più cura del bene pubblico e, forse, più telecamere di videosroveglianza. Ma siamo sicuri che la soluzione a questi atteggiamenti siano controllo e repressione piuttosto che più educazione e rispetto a monte?

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