Ci eravamo sentiti pochi giorni fa, per sapere quali fossero le condizioni dopo un anno bloccato in Ucraina a causa della guerra. Vladimir, ucraino che da oltre vent’anni vive in Italia – e che, dopo il sisma, del 2009 ha scelto Vasto come sua casa – ci aveva espresso la sua tenacia di fronte ad una situazione da affrontare con coraggio ma che, nella sua Vinnytsia, era moderatamente serena. E, nelle parole di Vladimir, c’era anche l’attesa per il suo 60° compleanno, in estate, che gli permetterà di attraversare la frontiera e tornare in Italia, dove ci sono sua moglie e sua figlia. La devastazione della guerra, che si protrae da un anno e sulla cui fine non ci sono certezze, è però arrivata a toccare anche la sua famiglia.
Suo nipote Andrii Zhakir, figlio di suo fratello, è morto mentre combatteva a Pervomaiske, nella regione di Donetsk. Il 39enne soldato è caduto durante una sparatoria e un bombardamento di artiglieria in una delle zone più calde della contesa tra Russia e Ucraina. Un lutto che ha colpito la sua famiglia e tutta la comunità di Tyvriv, circa 4mila abitanti, che nel giorno del suo funerale «lo ha salutato come un eroe del nostro Paese – racconta Vladimir -. È stato davvero molto commovente». Il feretro, portato a spalla dai militari, era accompagnato da decine di persone, in testa al corteo la bandiera gialloazzurra dell’Ucraina. Lungo le strade del paese due ali di folla hanno salutato nel silenzio l’ultimo viaggio di Andrii. «Le persone si sono inginocchiate al suo passaggio», ci dice Vladimir con la voce incrinata dalla commozione affidandoci questi sue pensieri come ultimo omaggio al nipote che non c’è più.