Come se non bastassero i problemi strettamente agonistici, con un gruppo ormai praticamente condannato alla retrocessione in Promozione, non sembra esserci pace per il Lanciano Calcio 1920 che già orfano di alcune fondamentali figure societarie e gioco forza esiliato dal Biondi è stato costretto a lasciare il campo di allenamento “Tommaso Verì” di San Vito Chietino, a causa di alcune insolvenze nei confronti della società di casa che ne ha la gestione, il San Vito 83, che lo aveva affittato appunto al club rossonero con l’impegno di pagare un canone mensile. A causa delle difficoltà dell’ultimo mese la dirigenza frentana non ha provveduto al saldo mensile per utilizzare l’impianto trovandosi davanti alle porte chiuse ed all‘esigenza di trovare una nuova sistemazione, individuata nel campo di Orsogna dedicato però al calciotto. Una soluzione questa che dovrebbe essere di emergenza ma che testimonia lo stato di difficoltà ed approssimazione con cui la nave lancianese naviga ormai a vista.