«Il Senato ha votato a favore della stabilizzazione dei contratti flessibili nel settore sanitario, il 22 febbraio è prevista l’approvazione definitiva alla Camera. Chiediamo all’assessora regionale alla Sanità, Nicoletta Verì, di mantenere la promessa fatta lo scorso anno». Annuncia battaglia Anna Parato, portavoce degli unici 22 operatori socio sanitari che, dopo la fine dello stato di emergenza Covid, non sono stati assunti a tempo indeterminato. Sono co.co.co, collaboratori coordinati e continuativi. Hanno lavorato per 18 mesi negli ospedali della Asl Lanciano-Vasto-Chieti tra gli inizi del 2021 e il settembre 2022, quando il personale non era sufficiente a fronteggiare l’emergenza.
La scorsa estate Anna aveva contattato Chiaro Quotidiano perché stava per perdere il posto. E come lei gli altri 21 operatori socio sanitari ingaggiati con contratti parasubordinati. Solo lei è riuscita a trovare lavoro vincendo un concorso in Campania, gli altri sono attualmente disoccupati. Sono in prevalenza pugliesi e campani, due sono abruzzesi.
I collaboratori in scadenza di contratto avevano manifestato in piazza Unione, a Pescara, per chiedere il rinnovo a tempo indeterminato: un sit-in davanti alla sede pescarese dell’assessorato regionale alla Sanità.
«Dopo quella manifestazione – ricorda Anna Parato – l’assessora Verì ci aveva incontrato promettendoci che, al successivo avviso pubblico, saremmo partiti da un punteggio maggiorato per ottenere la stabilizzazione. Un avviso è stato pubblicato dalla Asl di Pescara, ma non fa riferimento a noi co.co.co. Dopo il voto favorevole già espresso dal Senato, il 22 febbraio è prevista l’approvazione definitiva alla Camera della norma che riguarda anche noi. Poi ci aspettiamo che la promessa venga mantenuta».