Archiviate le partecipazioni alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano ed alla International Exhibition for the Religious World di Vicenza, per l’Abruzzo e Lanciano è già tempo di guardare ai prossimi appuntamenti ed alle sfide, grandi o piccole, da vincere nel campo della promozione turistica. All’orizzonte c’è il grande Giubileo del 2025 che pur avendo Roma come suo fulcro, potrà avere ricadute in termini di visibilità ed indotto anche per diverse città tra cui Lanciano. «Il Giubileo – afferma a Chiaro Quotidiano l’assessore alla Cultura del Comune di Lanciano, Danilo Ranieri, rappresenta un treno da non perdere per nessuna ragione: abbiamo proposto di creare un’apposita commissione regionale per gestire l’evento perché da soli non si va da nessuna parte. Lanciano, Manoppello, Sulmona e L’Aquila potrebbero recitare una parte importante in termini di turismo religioso e con i cammini che ormai sono una parte rilevante nei percorsi dedicati a chi visita l’Abruzzo. Quella della Bit – sottolinea Ranieri – è stata un’esperienza positiva e formativa e sarebbe stato bello potervi dedicare più tempo all’interno degli spazi che per il secondo anno, ha avuto la Regione Abruzzo».
Una piccola critica, o meglio consiglio riguarda lo spazio dedicato ai singoli comuni che, come accade anche negli stand di altre regioni hanno poca visibilità rispetto a colossi come Roma, Firenze, Milano e Napoli che non hanno certo bisogno della borsa del turismo per farsi conoscere. Martedì 14 durante la permanenza alla manifestazione fieristica vicentina, Ranieri ha anche avuto modo di partecipare come relatore ad un convegno con un intervento dal titolo “Lanciano e la Diocesi del dubbio: Miracoli e Cammini”. «Da quello che si può leggere dai dati – ha sottolineato Ranieri – nel periodo post Covid, il turismo religioso pur mantenendo numeri importanti ha avuto una flessione con i visitatori che sembrano più orientati verso il turismo naturalistico e dei borghi. Se questo sarà il trend credo che il Giubileo del 2025 difficilmente potrà ripetere il successo di quello del 2000: basti pensare che già nell’annata 1998-1999 si era registrato un volume importante con le prenotazioni negli alberghi e nelle strutture ricettive, cosa che ad oggi non sta accadendo».
Ma quali sono le potenzialità ed in concreto i vantaggi che questa grande manifestazione può portare alla nostra città? «Parlando con gli operatori del settore, mi sono relazionato in particolare con un buyer toscano che nel 2024/2025 +si occuperà di incoming e di gestire i flussi turistici in arrivo dal porto di Ortona che, fortunatamente si sta ritagliando una posizione importante come punto di arrivo alternativo ad Ancona. La sua esigenza sarà quella di destinare otto-dieci autobus di visitatori verso mete e località abruzzesi tra cui Lanciano che potrebbe così accogliere una parte di questi flussi con una forma di fruizione che non sia solo mordi e fuggi ma che, grazie ad una permanenza di 7-8 ore permette di avere una presenza più continua».