Nuovo ospedale di Vasto, il terreno ormai è un pascolo per pecore

In contrada Pozzitello sono state le greggi a tosare l’erba. Ormai il terreno è diventato un pascolo per le pecore. Su questi trenta ettari al confine tra Vasto e San Salvo dovrà sorgere il nuovo ospedale comprensoriale. Più che il futuro, bisognerebbe usare il condizionale, visto che questa superficie fu comprata nel lontano 1999 dal Comune di Vasto e ceduta alla Asl nel 2007. Poi tanti finanziamenti annunciati e mai spesi e molte campagne elettorali fatte di altrettante promesse. Le ultime notizie ufficiali sono del 22 novembre scorso: l’annuncio del parere positivo espresso dal nucleo di valutazione del ministero della Sanità. Sono trascorsi altri quattro anni di legislatura regionale. Nel 2024 si tornerà al voto. Sarà l’ennesima campagna elettorale sul nuovo ospedale.

Servizio di Michele D’Annunzio – Video di Nicola Cinquina

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Comments 1

  1. fede says:

    E’ un posto così bello che degrada verso il mare, uno degli ultimi spazi verdi panoramici che vogliono rovinare con l’ennesima inutile colata di cemento, peraltro manco di colore verde che si possa al meno un minimo integrare, no rosso così si vede bene pure da lontano… con tutti gli ospedali nei paesi attorno, Termoli, Chieti, Lanciano, Pescara, i cui reparti vengono chiusi, pensiamo ad esempio a Gissi, ove i dipendenti sanitari di Gissi vengono mandati all’ospedale di Vasto, ospedale peraltro che basterebbe risanare e riammodernare per avere una struttura centralissima ed utilissima. Basterebbe anche riaprire i reparti chiusi degli altri ospedali e magari collaborando un po e mettendoci la testa e non gli interessi privati, distribuire le singole specialistiche sui diversi ospedali, di modo da avere eccellenze in vari campi della medicina, nel raggio di pochi chilometri, in grado di servire un ampio raggio. Ma sarebbe troppo semplice, poco costoso, di immediato realizzo e di facile collocazione per il personale già operativo e poi troppo utile per la cittadinanza… evidentemente no soddisferebbe la fame di cubature e di guadagni occulti… E così, in una zona tranquilla e verde, diventerà percorsa da autombulanze, illuminata a giorno anche di notte (con ringraziamento degli uccelli e con ulteriore inquinamento luminoso, senza contare l’inquinamento acustico delle ambulanze che vanno e vengono in una zona prettamente residenziale e fino ad oggi silenziosa (anzi fino ad oggi non si sono nemmeno degnati di mitigare il rumore dell’autostrada… figurarsi dopo la costruzione dell’ospedale…!), E già che ci sono vogliono pure fare il cimitero e il forno crematorio (perchè l’inquinamento dell’aria da parte del solo ospedale non è abbastanza ci vuole anche il suo indotto, che va comunque anch’esso programmato, dal momento che la rete stradale e di trasporto pubblico in zona è totalmente inadeguata e già adesso no ci sono soldi per implementarla…) regionale… così ti ammali, muori e sparisci, con estrema facilità velocità… il tutto in zona… a km zero! Addio pace, addio campi verdi concimati dal bestiame, addio, possibilità di coltivazioni magari biologiche di cui abbiamo tanto bisogno, addio atmosfera bucolica, addio vista panoramica del mare, addio ambiente e salubrità pubblica che ne deriva, benvenuta distruzione ambientale e guadagno! Perchè anche in caso di forti piogge abbiamo bisogno di ulteriori cementate, così l’acqua a valle ci arriva prima e tutta insieme! Che dire di questa “medicina moderna”, di questa “scienza” che invece di farci stare bene ed ammalare di meno, anzichè avere più parchi per gente sana, vuole più ospedale inutili per gente malata o da far ammalare… qualcosa non torna.

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