Alla Casa Lavoro il concerto della Duca’s Band: «Momenti come questo danno speranza»

Il teatro della Casa Lavoro di Vasto ha accolto sabato 11 febbraio il concerto della Duca’s Band, storico gruppo musicale composto da Vincenzo Caporrelli, Domenico Bomba, Marco D’Angelo, Davide De Luca e Daniele Rosati. La band ha proposto i brani di un repertorio di musica italiana e internazionale che viaggia tra i Queen e Pino Daniele. Emozionante l’interpretazione di A mano a mano di Rino Gaetano che ha coinvolto ancor di più tutti i presenti.

Il concerto alla Casa Lavoro

«Allo spettacolo hanno assistito anche alcuni volontari che collaborano con gli operatori dell’Istituto e altre persone che hanno voluto condividere con noi un bellissimo pomeriggio di musica e solidarietà; tra gli altri, alcuni membri della Protezione Civile di Casalbordino, tra cui il vice presidente Tommaso Bucciarelli», commenta Maria Giuseppina Rossi, Capo area educativa, che ha curato l’organizzazione dell’evento in accordo con il direttore Giuseppina Ruggero. Presente anche don Silvio Santovito, Cappellano dell’Istituto, che ha rilevato come il carcere sia anche «un luogo di profonda umanità, che offre la possibilità di un’esperienza preziosa e forte a chi lo frequenta da volontario, dando e ricevendo insieme».

Vincenzo, Davide, Domenico Marco e Daniele, tra un pezzo e l’altro, hanno raccontato la loro esperienza musicale che prosegue da vent’anni e il fortissimo sentimento di amicizia che li lega. «Abbiamo vissuto con grande emozione anche i preparativi del concerto, orgogliosi di portare la nostra musica in un posto diverso da quelli in cui suoniamo di solito, dove il tempo scorre lentamente e la ricerca della felicità e della leggerezza ha forse un valore ancora più grande. Per noi è stata un’esperienza fantastica regalare un sogno a persone bisognose di tanta speranza per il futuro».

La Duca’s Band

La dottoressa Rossi, nel ringraziare Vincenzo e i suoi amici, ha sottolineato «la loro generosa disponibilità e l’entusiasmo con cui si sono coinvolti nell’iniziativa, il cui valore va oltre il tempo trascorso insieme; grazie a momenti come questi, la vicinanza della società libera concorre a dare senso alla pena e rafforza la possibilità di una reale risocializzazione».

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