L’Unibasket Lanciano chiude la prima fase di C Gold ospitando l’Air Termoli

Ultimi quaranta minuti di gioco in C Gold per archiviare la prima fase ed iniziare a pensare alla seconda comunemente detta “ad orologio” che servirà poi a definire la griglia dei teams che prenderanno parte alla lotteria dei playoff e dei playout. Per l’Unibasket Lanciano (che scenderà in campo alle 19 sul parquet del palazzetto di Orsogna) c’è l’ultimo ostacolo che porta il nome dell’Air Basket Termoli: i rossoneri vogliono assolutamente tornare a festeggiare un successo che manca ormai da troppo tempo, ovvero dalla gara del 14 gennaio (81 a 55 contro la Teate). Nelle ultime quattro uscite con Isernia, Roseto, Mosciano e Magic Chieti) i frentani si sono caratterizzati per prestazione altalenanti in cui momenti positivi si sono alternati a minuti di difficolta: ritrovare un minimo di continuità ed efficacia offensiva e difensiva sarebbe già il primo passo per mettere in difficoltà gli ospiti molisani. Per farlo coach Di Tommaso si affida all’esperienza dei tre veterani Ucci, Muffa e Munjic ma anche alla tecnica ed alla “garra” argentina di Stefano Alesso che proverà ad essere un fattore anche in C Gold dopo esserlo già diventato in Under 19 Eccellenza.

L’Air Basket Termoli non salirà di certo in Abruzzo per fare da sparring partner anzi: i biancoblù di coach Valerio Corvino proveranno a dare l’ultimo strappo ad un campionato positivo e prima della fase a orologio tenteranno di guadagnare il quinto posto in classifica attualmente detenuto dalla Vasto Basket, ma che a pari punti vede avanti Termoli per la differenza canestri. La recente vittoria per 82 a 7o sull’Olimpia Mosciano tiene gli ospiti in corsa per una piazza in alto. Il roster dell’Air vede la presenza di diversi elementi interessanti tra cui l’ultimo arrivato il centro Renè Maurice Ndour, l’ala piccola Mattia Gangale, ed il suo sostituto Silvio Marinaro. In regia c’è il playmaker Nicolas D’Arrigo insieme alla guardia Alessandro Corno. Tra i lunghi occhio a Fetah Avdiu a Kakha Zgenti e soprattutto a Kalvis Sprude ed Erik Dimitrov.

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