È morto Carlo “Aquila” Carlini, il capo scout di tutti

Se n’è andato a 75 anni con il suo solito garbo Carlo Carlini, capo scout della prima ora, nel gruppo Agesci della parrocchia di San Pietro a Lanciano. Carlo, per tutti “Aquila”, agli scout dal 1960, è sempre stato un grande animatore, amante della natura, dotato di grande ironia, sempre pronto alla battuta, ma mai fuori posto. Sarà ricordato da tutti per essere una persona di grande buonsenso, fantasiosa e sempre ricca di spunti.

Una persona equilibrata, dalla grande educazione e simpatia che, nonostante la malattia, ha dato il suo contributo al suo gruppo scout finché ha potuto, senza risparmiarsi mai. È riuscito a relazionarsi con tante generazioni di ragazzi senza mai passare di moda, riuscendo ad essere al passo coi tempi restando comunque se stesso.

Carlo Carlini

La sua pagina Facebook è piena di aneddoti e riferimenti al mondo scout, il suo mondo. Quel mondo in cui è stato in grado di esprimere e dare tutto se stesso, mettendo in campo la sua enorme sensibilità e capacità di comprendere l’altro solo con uno sguardo.

«Le nostre case sono piene dei suoi disegni e vignette – dice Marusca Miscia, scout e amica di Carlo da sempre -, come quella che fece quando venne a mancare padre Bonaventura in cui lo ritraeva in Paradiso con un gruppo di scout che, grazie ad una corda, provavano a raggiungerlo. Ecco, oggi lo immaginiamo lì, non più ad arrampicarsi su quella corda, ma felice insieme al suo amico Bonny».

I funerali si terranno domani, venerdì 10 febbraio, alle ore 15.30, nella sua chiesa di San Pietro Apostolo. Lascia la moglie Vittoria, i figli Marco e Lea e le nipoti Mia e Vittoria. Alla famiglia vanno le condoglianze della redazione di Chiaro Quotidiano.

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