Era stato un pomeriggio intenso quello vissuto con Andrea Silvestrone nell’aula consiliare Vennitti del Comune di Vasto. Il tennista paralimpico aveva accolto ben volentieri l’invito dell’Anffas di partecipare all’apertura del progetto SportAbilità, che nei mesi a seguire ha permesso ai ragazzi dell’associazione di svolgere tante e interessanti attività insieme a sodalizi sportivi, enti e scuole. Silvestrone, nel suo intervento, era riuscito a trasmettere la sua grande energia. La sclerosi multipla per lui non era un ostacolo ma era divenuta uno stimolo per raggiungere nuovi risultati. Parlava dell’amore per la vita, da vivere pienamente, «non in lunghezza ma in larghezza».
La notizia della sua tragica morte, insieme a due dei suoi tre figli, ha gettato nello sconforto chi lo aveva conosciuto e aveva potuto apprezzarne le qualità. «L’incontro con Andrea non lasciava indifferenti – dice Paola Mucciconi, presidente Anffas Vasto -. Quella del dicembre 2018 è stata una giornata davvero speciale. Aveva tramesso a tutti la sua vitalità, la voglia di non arrendersi mai. Lui era una di quelle persone che, anche incontrandole per pochi minuti, lasciano una traccia. Quella di oggi è davvero una tragedia». La presidente dell’Anffas ricorda un particolare di quella giornata. «Parlando con uno dei nostri ragazzi gli diede tanto coraggio, spronandolo a non arrendersi mai, anche di fronte alle difficoltà più grandi». Messaggi di positività e di speranza che metteva in pratica ogni giorno nella sua vita privata, nel suo lavoro, nella sua attività sportiva paralimpica che lo aveva portato a diventare un campione di tennis. A colpire era «la sua capacità nel trasmettere la forza agli altri», ricorda Patrizia Angelozzi che, in quella giornata, aveva coordinato l’incontro in Municipio e il dialogo con Silvestrone.
Una vita, che da tanti anni si era fatta complicata a causa della sclerosi multipla, spezzata insieme a quella dei suoi figli nell’incidente di oggi, mentre il terzo figlio è ricoverato in gravi condizioni ad Ancona. In queste ore, ai messaggi di cordoglio per il campione e i due figli che hanno perso la vita, si uniscono quelli di speranza perché il dodicenne possa farcela.
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