Il Comune di Fossacesia insieme a quelli di Torino di Sangro e Casalbordino,ha preso parte nei giorni scorsi al tavolo operativo Unità Fisiografica UF09, convocato dal dirigente del servizio Dipartimento Strutture e Trasporto, Marcello D’Alberto per avere una visione condivisa delle decisioni da assumere per il monitoraggio e la difesa della costa abruzzese dall’erosione, dagli effetti del cambiamenti climatici e dagli inquinamenti, motivi per i quali l’Unità UF09 è stata istituita.
«Il tavolo – ha affermato il sindaco Di Giuseppantonio – ci offre l’opportunità di porre all’attenzione il fenomeno dell’erosione dei cinque chilometri della costa di Fossacesia, che subisce da anni gli effetti delle mareggiate. L’ultima in ordine di tempo, è avvenuta il 21 gennaio scorso, e ha provocato molti danni: diventa quindi fondamentale trovare delle soluzioni per i nostri litorali che secondo l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), rischiano grosso. Siamo di fronte a un incremento esponenziale del problema dovuto all’innalzamento dei mari, che quindi necessita di una radicale revisione degli approcci di protezione della costa sino ad ora attuati. Mi aspetto questa volta che la Regione tenga presente questo quadro per programmare gli interventi necessari anche in ragione del fatto che il turismo rappresenta uno dei settori produttivi più importanti per i nostri centri».
Sotto sette le nuove aree costiere italiane a rischio inondazione per l’innalzamento del Mar Mediterraneo sia a causa dei cambiamenti climatici che delle caratteristiche geologiche della nostra penisola. Nell’Italia continentale sono state individuate quattro località, tutte sul versante adriatico: tre in Abruzzo, Pescara, Martinsicuro (Teramo) e Fossacesia (Chieti) e una in Puglia ovvero Lesina (Foggia) –con previsione di arretramento delle spiagge e delle aree agricole. Le altre tre zone individuate sono tutte sulle isole con differenti estensioni a rischio, dai 6 km2 di perdita di territorio a Granelli (Siracusa), ai circa 2 km quadrati di Valledoria (Sassari), fino a qualche centinaio di metri a Marina di Campo sull’Isola d’Elba (Livorno).