Carmine Ranieri guiderà la Cgil Abruzzo Molise per altri quattro anni. Il congresso tenutosi ieri e e oggi al PalaBecci di Pescara lo ha confermato segretario generale. Ranieri è a capo del sindacato al 2018, cioè da quando è avvenuta la fusione delle due organizzazioni regionali.
Oggi, è intervenuto anche il presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, che si è impegnato alla sottoscrizione di un protocollo che consenta un confronto continuo con le organizzazioni sindacali sull’attuazione del Pnrr. Presente il coordinatore regionale dell’Anpi, Fulvio Angelini e il presidente dell’associazione “Brigata Maiella” che ha conferito al sindacato la carica di socio onorario. Particolarmente emozionante è stato l’intervento di Claudio Ferrante, responsabile dell’associazione Carrozzine Determinate, che ha affrontato i temi della disabilità e delle barriere architettoniche presenti nelle città che «relegano i disabili ad una condizione di prigionia». A concludere i lavori Tania Scacchetti della segretaria nazionale.
Tanti i temi affrontati da Ranieri nel corso della sua relazione: dal lavoro, inteso sia come necessità di occupazione stabile sia come cambiamento del mondo del lavoro e nuovi lavori, alla sanità e fino ai grandi temi internazionali, come la pace, le migrazioni e la transizione ecologica.
Sul fronte lavoro il segretario ha affermato «se il buongiorno si vede dal mattino, con questo Governo la situazione è destinata a peggiorare: ci troviamo di fronte a un esecutivo che aumenta la precarietà, reintroducendo i voucher, proponendo di nuovo la possibilità per le aziende di stipulare contratti a tempo indeterminato acausali per 24 mesi e fino a 36. Ciò avviene nonostante già oggi sette su dieci nuovi contratti sono a tempo determinato, l’11,3% dei lavoratori svolge un impiego part-time senza averlo scelto, il 10,8% degli occupati è sotto la soglia di povertà. È necessario aumentare i salari che sono erosi pesantemente dall’inflazione. Per fare ciò si devono rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e ridurre le tasse sul lavoro».
Il segretario si è soffermato anche sulle nuove tipologie di lavoro. «Con la pandemia ha preso piede lo smart working che piace sia alle aziende sia ai lavoratori. Tutto ciò porta nuove problematiche di cui il sindacato deve farsi carico. Sono inoltre in continua crescita i lavoratori autonomi e, tra questi, sono sempre più coloro che chiedono diritti. Questi lavoratori necessitano di risposte collettive in termini di tutele sociali e di avere un equo compenso che sia davvero tale. A queste esigenze dobbiamo rispondere».
Inevitabile, poi, il riferimento all’emergenza sicurezza sul lavoro, perché «non si può continuare a morire in nome del profitto di qualcuno. Servono più ispettori, più controlli, più sanzioni, più formazione, ma anche anticipo pensionistico per i lavori gravosi, meno precarietà, meno straordinari e una riforma dell’alternanza scuola-lavoro».
«Viviamo in un contesto molto difficile, è più che mai necessario mettere al centro il lavoro, la pace, la giustizia sociale, la solidarietà umana – la conclusione – È questo l’impegno ed il programma politico della Cgil Abruzzo Molise per i prossimi quattro anni».