Nel Giorno della Memoria si è svolta in Prefettura a Chieti la cerimonia di consegna delle medaglie d’onore alla memoria degli internati militari. Una vicenda, quella degli internati militari italiani, deportati dopo le vicende dell’8 settembre, che da qualche anno si sta riaffermando riaprendo una pagina di storia dolorosa. Le vicende degli internati sono rimaste relegate per lo più ai racconti familiari fino a quando, con la legge 27 dicembre 2006, n. 296, è stata concessa l’attribuzione di una medaglia d’onore agli IMI o, in memoria, ai loro familiari, per rendere testimonianza del sacrificio patito in quegli anni drammatici.
Questa mattina il Prefetto di Chieti Mario Della Cioppa, il sindaco di Chieti, Diego Ferrara e il vicesindaco di Vasto, Licia Fioravante, hanno consegnao le medaglie d’onore ai familiari di quattro internati militari della provincia. Sono stati insigniti della medaglia alla memoria i teatini Luigi Valentini ed Enrico Febbo. Due i vastesi insigniti della medaglia che, dopo tanti anni, rende onore al loro sacrificio e al loro coraggio. La medaglia di Nicola Valentini è stata ritirata dal nipote che porta il suo stesso nome, Nicola. Quella per Giuseppe Di Giovancesario è stata ritirata da suo nipote, il generale Luigi Bacceli. Entrambi i due internati militari sono legati alla sezione Anmi di Vasto che, nel settembre 2021, ha promosso un convegno per la riscoperta di questa parte importate – ma poco conosciuta – dalla storia d’Italia, grazie alle ricerche del generale Luigi Bacceli e del generale Massimiliano Del Casale. Anche il papà di Del Casale, Leonardo, è stato internato militare e sarà il figlio a ricevere in Campidoglio, il prossimo 31 gennaio, la medaglia d’onore in sua memoria. Negli anni scorsi a ricevere le medaglie sono stati Sestino Saccomandi, Giovanni Braca e Luigi La Palombara, i cui familiari sono soci dell’Anmi di Vasto.
Nella cerimonia odierna Prefetto, alla presenza del Questore di Chieti Francesco De Cicco, ha portato ai presenti anche i saluti del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Colonnello Alceo Greco e della Guardia di Finanza, Colonnello Michele Iadarola, ed ha sottolineato come «l’importanza della giornata della memoria sia stata cristallizzata in ben due leggi, a riprova dell’attenzione rivolta dallo Stato al ricordo di quanto accaduto in un passato, seppur recente, e nella speranza che, proprio per il tramite della narrazione di quanto accaduto, anche da parte dei discendenti degli internati, non possano più ripetersi crimini di tal genere», spiega una nota della Prefettura. Anche il sindaco di Chieti e il vicesindaco di Vasto si sono uniti al Prefetto nel richiamare l’attenzione sull’importanza che il ricordo delle violenze e delle persecuzioni razziali, consegnato ai più giovani, possa fungere da monito per il futuro.