Non è ancora terminata la telenovela dello stadio Aragona di Vasto. Fumata grigia dopo il sopralluogo di stamattina. La Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo non ha dato l’immediato via libera, ma chiesto ulteriori documenti. La prossima settimana il sopralluogo. Se le carenze documentali verranno sanate, finalmente l’Aragona potrà riaprire al pubblico per la partita interna del 5 febbraio: Vastese-Avezzano, valevole per il campionato di serie D.
La Commissione si è riunita oggi, alle 9,30, nella Sala del Gonfalone del municipio. Per evitare ulteriori slittamenti, bisognerà stringere i tempi sul necessario supplemento di documentazione. Innanzitutto la Scia (segnalazione certificata di inizio attività), che oggi i vigili del fuoco non hanno potuto acquisire perché manca un versamento da circa 900 euro a carico del Comune. La Scia è necessaria ai fini della certificazione antincendio, che avviene in due step: oggi la verifica documentale, in cui sono emerse le carenze, e la prossima settimana (martedì o mercoledì) il sopralluogo per il via libera all’agibilità. Chieste anche due integrazioni a una tavola progettuale. Difformità formali che appaiono sanabili in poco tempo.
Il sindaco, Francesco Menna, ha convocato per oggi pomeriggio «una riunione urgente finalizzata a risolvere le criticità emerse».
Poi, in un comunicato stampa, annuncia: «La prossima settimana la Commissione di vigilanza si riunirà nuovamente per la verifica della documentazione richiesta e per il successivo sopralluogo. Ci avviamo, dunque, alla conclusione dell’iter procedurale necessario ad ottenere l’agibilità dello stadio ai sensi dell’articolo 80 del Testo unico di pubblica sicurezza, che restituirà così alla città uno stadio funzionale, sicuro, agibile e a norma a tutti gli effetti».