Annunci e promesse: tanti. Fatti: nessuno. Edmondo Laudazi e Mauro Del Piano, ex consiglieri comunali, tornano a bacchettare l’amministrazione comunale perché «i mesi continuano a trascorrere velocemente, ma la drammatica situazione del canile comunale di Vasto, obsoleto e fatiscente, è sempre la stessa e va ad aggiungersi alla ricorrente azione di sterminio che caratterizza la gestione del randagismo felino in città», scrivono in una nota congiunta.
«Dagli annunci propagandistici, con le associazioni e sui media, nessun frutto operativo ma solo inutili promesse. Lo avevamo subito sospettato, ma la realtà è stata peggiore delle attese. Tutte le iniziative annunciate a sostegno del presidio veterinario sono ancora in ritardo e non se ne vede l’avvio, sia per gli ospiti del canile sia per il sostegno ai tanti operatori volontari che si occupano di cani e gatti e che sono costretti a gestire con enormi sforzi e sacrifici personali. itardi e motivi ingiustificabili che confermano disattenzioni e inefficienze non più sopportabili. Si risolvano e si realizzino il canile nuovo, il gattile sanitario e le promesse aree di sgambamento».
«È stato acquistato – affermano Laudazi e Del Piano – un terreno lontano, disagiato, senza infrastrutture fognanti e a costi elevati, addirittura in mancanza di un progetto, di un costo presunto dell’opera completa e dell’indicazione di chi avrebbe dovuto sostenere la spesa, rinviata a improbabili contribuzioni ministeriali: ora, però, bisogna almeno andare avanti. A oggi, invece, del nuovo presidio per i cani non si è ancora visto nemmeno il progetto esecutivo e delle oasi feline promesse non si è ancora cominciato a parlare. Occorre accelerare. Sono richiesti, subito, atti amministrativi, impegni concreti, tempi e modalità esecutive. Basta perdere tempo.
Le associazioni animaliste premano ancora per la risoluzione dei citati problemi con tutte le formazioni politiche che siedono nell’attuale Assise Comunale e che intendono migliorare i servizi della nostra città e non accettino rinvii. Salvo che, a un periodo tanto grave e compromesso per la vita dei cittadini e delle famiglie vastesi, non si intenda sovrapporre le difficoltà degli animali di affezione per depistare le proteste o sulla scorta di uno scabroso “mal comune, mezzo gaudio”; ma, nel caso, sarebbe effettivamente patetico. È giunto, invece, il tempo della concretezza e dell’azione».