Saranno i giudici amministrativi a decidere se il Comune di Vasto potrà spostare le giostre da piazza Rodi. Una ditta ha, infatti, presentato un ricorso alla sezione di Pescara del Tribunale amministrativo regionale per chiedere l’annullamento dell’atto con cui l’amministrazione sgombera la piazza centrale di Vasto Marina dai giochi per bambini. Lo avevano annunciato a novembre il primo cittadino, Francesco Menna e l’assessora al Patrimonio, Paola Cianci.
Solo tavoli e sedie, niente giostrine e giochi vari, per garantire il transito dei mezzi di soccorso e assicurare «momenti di relax e riposo dalle occupazioni quotidiane e dallo stress che ne deriva» ai passanti, che così non dovranno sentire «emissioni sonore per tutto il periodo estivo, anche nelle ore notturne». L’opposizione si è subito schierata contro.
La probabile destinazione dei divertimenti è 200 metri più a sud, nel luna park di lungomare Duca degli Abruzzi. Lì o altrove, la nuova sistemazione non piace a tutti. Perciò una ditta ha impugnato la delibera 295 con cui l’8 novembre scorso la Giunta Menna ha messo nero su bianco il provvedimento annunciato: “Regolamentazione dell’occupazione di suolo pubblico in piazza Rodi”. Non sarebbe altro che un divieto ad personam, rivolto esclusivamente alla ditta ricorrente: questa la motivazione principale del ricorso. Inoltre, la competenza non sarebbe della Giunta, ma del Consiglio comunale, e le motivazioni ritenute infondate. Infine, sempre secondo l’impresa ricorrente, l’eventuale ostacolo al passaggio delle ambulanze sarebbe costituito dai pali della luce e non dalle giostrine removibili, il cui impatto sonoro è conforme al piano di zonizzazione acustica.
Il primo cittadino rimane sulle sue posizioni: «Rispetto la decisione di chiunque di voler adire la giustizia», commenta Menna. «Tuttavia ribadisco che ci sono leggi e procedure da rispettare e nessuno può pensare di lasciare strutture fisse su piazze pubbliche, siano esse giostre o attività destinate alla somministrazione di panini. È nostro desiderio restituire alla città e ai cittadini siti di pregio come località Canale, piazza Rodi, piazza della Guardia costiera e altro ancora. Per amministrare ci vuole amore per la città e coraggio nelle scelte sfidando – afferma Menna – anche coloro i quali pensano che i beni collettivi debbano essere beni privati».
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