Racconti, musica e l’Inno alla vita: al via gli “Accordi” del Festival della Scienza

Nell’Auditorium del Polo Liceale R. Mattioli si è tenuta l’inaugurazione del Festival della scienza Ad/Ventura, giunto ormai alla 24esima edizione. A prendere per prime la parola sono state la dirigente scolastica, prof.ssa Mariagrazia Angelini, e la direttrice scientifica, prof.ssa Lo Sasso, accomodate su un divanetto e circondate da strumenti musicali.

Per iniziare un breve, commovente accenno alla felicità di poter presentare, a distanza di tre anni, un Festival senza restrizioni e mascherine. Ringraziamenti agli studenti, ai professori e all’amministrazione comunale, quindi l’intervento del sindaco di Vasto, Francesco Menna, presente con gli assessori Della Gatta e Bosco, e con lui un’attenta riflessione sulla scelta del tema quest’anno: gli Accordi, che si ispirano alla speranza, attuale come mai, di ottenere un accordo di pace tra Russia e Ucraina. Il sindaco e le professoresse hanno poi ripercorso, tra battute e nostalgia, la storia di questo evento che è il vanto del nostro istituto. «Il festival – spiegano le professoresse Angelini e Lo Sasso – nasce per diffondere il dialogo scientifico e stimolare gli studenti a riflettere sulle loro potenzialità».

Il secondo ospite è stato Alessandro Vizzarri, del Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa dell’Università degli Studi Tor Vergata di Roma. Il professore, insieme al giornalista e amico Giuseppe Ritucci, ha ribadito l’importanza del Festival per l’apprendimento delle ‘soft skills’ che riguardano lo studio delle scienze e lo ha descritto come un ‘viaggio tra scienza e arte’. In particolare, quest’anno, tra scienza e musica, come testimoniano anche l’allestimento del palco e i nuovi ospiti presentati: Fabio Falcone e Massimo Giuliani, anch’essi ex studenti del nostro liceo, voce e chitarra del gruppo musicale ‘La Differenza’.

Un’apertura diversa dal solito: poche parole e tante canzoni, nell’atmosfera blues rock di quella che Vizzarri ha definito una ‘cerimonia in musica’ e che ha visto inizialmente Falcone e Giuliano suonare accompagnati dai docenti Orlando, Botticella, Di Cintio e Pensa del Liceo musicale, rispettivamente a contrabbasso, violoncello e due violini. Temi centrali del discorso-concerto eseguito durante l’incontro sono stati i sogni, gli obiettivi, gli ‘accordi’ che gli studenti intraprendono con sé stessi e con gli altri. «Ho imparato a sognare quando inizi a scoprire che ogni sogno ti porta più in là» recita il primo pezzo proposto, ‘Ho imparato a sognare’ dei Negrita, che vuole essere un invito ai ragazzi ad accendere la propria curiosità.

Le fila del discorso sono state riprese anche da altri due ospiti, Nicola Oliva e Claudia d’Ulisse, musicisti professionisti che hanno raccontato lo sviluppo della loro passione per la musica. In seguito alcune storie di Fabio Falcone sull’attività del gruppo e sul loro incontro, avvenuto proprio tra i banchi di scuola.

Insieme hanno suonato ‘Je so pazzo’ di Pino Daniele e l’immortale ‘Albachiara’ di Vasco Rossi, brano che unisce generazioni di giovani che vogliono avvicinarsi alla musica. Si è parlato di grandi autori, di esperienze, di ‘sogni che viaggiano’, di incontri e di canzoni, tra cui ‘Don’t know why’ di Norah Jones, che Nicola Oliva e Claudia d’Ulisse hanno eseguito a ricordare l’inizio della loro storia d’amore. Da qui il pretesto per introdurre un dialogo lungo e musicato sulla maturità, come crescita e forza che può far diventare una passione il proprio lavoro, e tutti a cantare “Chissà che sarà di noi, lo scopriremo solo vivendo”, dalla celebre ‘Con il nastro rosa’ di Lucio Battisti.

Qualche pezzo più moderno, una breve pausa narrativa in cui Falcone e Giuliani hanno raccontato l’emozione di trovarsi sul palco dell’Ariston, ‘Che farò’ dei La Differenza e Purple Rain di Prince.

Verso la fine, l’invito a valorizzare gli ‘accordi’ e i rapporti con gli altri, che aiutano a imparare, a crescere e a superare gli ostacoli della vita, tramite una poesia in musica; poi ‘Every breath you take’ dei Police, con l’augurio di trovare qualcuno che sia vicino ‘a ogni respiro che fai’. E ancora ‘Inno alla vita’ di Madre Teresa di Calcutta e l’esecuzione collettiva, bellissima, divertente e romantica, di ‘Viva la Vida’ dei Coldplay, a chiudere un’inaugurazione diversa dal solito, più vicina alla creatività personale che alla visione -sbagliata- di un universo scientifico freddo e meccanico.

Arianna Roberti
Mattioli’s Chronicles

Inaugurazione Festival della Scienza Ad/ventura 2023

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