Torna la serie C Gold e per l’Unibasket Lanciano è tempo di scendere in campo tra le mura amiche del Palazzetto dello Sport: alle 18 prenderà il via il quinto turno di ritorno che prevede il match contro la Teate Basket. I ragazzi di coach Fabio Di Tommaso cercheranno di ripartire dal tanto di buono visto sette giorni a fa contro la Vasto Basket, dove a dispetto del risultato e di un ultimo quarto non memorabile, per larghi tratti ti si era vista una squadra matura, in crescita e che sembrava aver l’autorità e le qualità giuste per imbavagliare il roster vastese. Il tabellone luminoso del Pala Bcc alla fine non ha premiato il Lanciano rientrato in frentani con molto da recriminare e qualche aspetto del gioco che in settimana, sarà stato senza dubbio sotto la lente d’ingrandimento del coach e del suo staff.
Contro la Teate Basket (realtà satellite della Mokambo Chieti militante in A2) i rossoneri sono chiamati a recitare il ruolo di favoriti e a non fallire l’appuntamento con il primo acuto del nuovo anno: un successo sul club chietino sarebbe davvero un ottimo viatico per affrontare fra sette giorni e, sempre in casa, la forte ed insidiosa New Fortitudo Isernia. Tornando alla compagine chietina, guidata per il secondo anno consecutivo da coach Claudio Capone, va segnalato che a dispetto dell’ultimo posto in classifica e di una sola vittoria conquistata in dicembre contro Mosciano, i suoi atleti hanno dato più di una volta filo da torcere a tante squadre del girone abruzzese-molisano di C Gold.
Elementi di valore del roster sono la guardia serba ed ex della contesa, Danilo Dabetic, il playmaker Andrea Cencioni, l’ala piccola Simone Gelormini ed il regista Alessandro Moricca. Uno dei miglior prospetti, Giò Peluso, ha invece fatto ritorno alla Vasto Basket suo club di origine. Al suo posto, seppur in ruolo diverso, è arrivata l’ala di 204 centimetri Samuel Mensah. Curiosità: il match di andata giocato lo scorso novembre al Pala Tricalle venne vinto dal Lanciano con il risultato di 68 a 56 (18 punti per Ousmane Cissè e 17 per Giando Ucci).