Incendio all’agriturismo: al via la raccolta fondi per la ricostruzione

L’8 gennaio scorso un devastante incendio ha completamente sventrato e distrutto “Il Colle del Nibbio”, un nuovissimo agriturismo ancora in costruzione: le fiamme hanno purtroppo raso al suolo l’azienda agricola che stava nascendo. Un’idea ambiziosa dal valore di oltre 400 mila euro, che nel verde di Civitaluparella stava vedendo nascere una struttura in bioedilizia, edificata con materiali naturali ad altissima efficienza, e con il recupero delle acque reflue dalla vasca di fitodepurazione, il tutto favorendo la massima accessibilità dei clienti e dei visitatori per un luogo immerso nel verde e libero da ogni tipo di barriera architettonica.

Il progetto dell’agriturismo “Colle del Nibbio” nasce nel 2016 quando gli attuali proprietari decidono di acquistare il rudere de “Lu Pagliar Petrone” con in mente il sogno di veder nascere una struttura per poter ospitare persone con la voglia di condividere l’interesse per il nostro territorio. Il progetto prevedeva quindi la realizzazione di tre camere per gli ospiti, una cucina, una sala da pranzo e del laboratorio per la trasformazione e per vendita dei prodotti caseari realizzati con il latte degli ovini locali e la possibilità di fare escursioni nei dintorni grazie alla qualificata esperienza di un accompagnatore di media montagna.

Un sogno che, nonostante le fiamme ed il fumo di una triste domenica d’inverno, vuole continuare e che come l’araba fenice ci auguriamo risorgerà presto anche grazie all’aiuto ed alla generosità di amici, conoscenti ed ignari benefattori: sul sito dell’agriturismo (https://www.colledelnibbio.it/sos-colle-del-nibbio/) è stata infatti lanciata una grande raccolta fondi dove già in molti hanno dimostrato di non voler lasciare da soli i proprietari del “Colle del Nibbio”. “In attesa che anche la Regione Abruzzo e le istituzioni facciano la loro parte ogni piccolo o grande contributo – scrivono i proprietari sul sito web della struttura – sarà per noi un motivo in più per andare avanti e fare di tutto per salvare la nostra piccola realtà e magari avviare nuovi progetti sul territorio”.

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