Buste paga più pesanti per sindaci e assessori. Per i primi cittadini di Vasto e Lanciano, Francesco Menna e Filippo Paolini, significa da quest’anno più di 4mila euro lordi al mese, con aumenti complessivi del 35 per cento. A San Salvo la sindaca, Emanuela De Nicolis, percepirà il 30 per cento in più. Degli aumenti beneficeranno tutti gli amministratori locali, ma in misura diversa a seconda della grandezza dei comuni: al vertice della piramide i sindaci metropolitani, poi a scendere, con importi meno consistenti, via via fino ai paesi più piccoli. Lo ha stabilito legge di bilancio 2022, che ha stanziato 100 milioni di euro in più per il 2022, 150 milioni per il 2023 e 220 milioni a decorrere dal 2024, quando l’innalzamento delle indennità di funzione (così si chiamano gli stipendi dei pubblici amministratori) andrà a regime. Open polis ha calcolato che l’incremento medio si attesterà sul 47,14 per cento.
La manovra finanziaria approvata nella precedente legislatura ha disposto per il 2022 aumenti applicati al 45 per cento della cifra stabilita per i sindaci delle città con popolazione da 30001 a 50mila abitanti, al 68 per cento quest’anno e integralmente nel 2024. Vasto e Lanciano, rispettivamente con 40mila 647 e 33mila 952 residenti, rientrano in questa fascia. Per i primi cittadini 3mila 886 euro e 20 centesimi al mese nel 2022, 4mila 280 euro e 88 centesimi quest’anno. I vicesindaci percepiranno quest’anno 2mila 354 euro e 48 centesimi (erano 2mila 137 nel 2022), gli assessori 1926,40 euro (1748,79 lo scorso anno).
La relativa determina numero 366 del 22 dicembre 2022, intitolata “Indennità di sindaco e assessori-adeguamento”, è stata firmata dal dirigente del settore Servizi interni e Servizi finanziari del Comune di Vasto, Vincenzo Toma. Gli incrementi andranno a regime nel 2024, quando per i sindaci l’emolumento salirà a 4mila 830 euro, per i vice a 2mila 656 euro e 50 centesimi, mentre gli assessori e i presidenti dei Consigli comunali percepiranno 2mila 173 euro e 50.
L’atto amministrativo precisa che «per gli amministratori locali che siano lavoratori dipendenti e che non abbiano richiesto di essere collocati in aspettativa non retribuita è prevista l’indennità di funzione dimezzata».
Le cifre sono lorde. L’importo netto varia caso per caso a seconda dell’aliquota – dal 27 al 41 per cento – applicata ai singoli amministratori in base al lavoro che svolgono oltre al mandato politico.