È stato fatale un politrauma toracico. I risultati dell’autopsia dicono perché è morto Guido Cerulli, il bagnino che un anno e mezzo fa ha perso la vita a 21 anni in un incidente sulla statale 16, a Vasto. Prima di Natale l’anatomopatologo Pietro Falco ha depositato la relazione sull’esame autoptico. «Le risultanze confermano quanto era emerso nell’incidente probatorio», dice a Chiaro Quotidiano l’avvocata Marisa Berarducci, legale dei familiari del ragazzo. «Si è trovato davanti un ostacolo come un muro».
Quell’11 luglio 2021 Guido aveva terminato il turno di lavoro sulla spiaggia di Vasto Marina e, in sella alla sua Kawasaki, stava tornando a casa nella sera della finale Italia-Inghilterra degli Europei di calcio. All’incrocio tra la statale 16 e via Trave il violento impatto con la Mercedes guidata da un uomo di 75 anni della provincia di Bari, poi iscritto nel registro degli indagati. Nello scontro il giovane ha perso la vita.
«Gli esami svolti dal dottor Falco – afferma Berarducci – hanno evidenziato che Guido era perfettamente sano. Con questi accertamenti, la famiglia è un po’ più serena, se così si può dire, perché ha avuto la conferma di quello che già sapeva: il ragazzo non ha avuto alcun malore ed era lucido».
La prima udienza dinanzi al gip del Tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, risale al dicembre 2021. L’ultima in ordine di tempo è del 7 aprile 2022, quando è stata esaminata la perizia dell’ingegner Marco Colagrossi, il consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice per ricostruire la dinamica dell’incidente. «Ora – dice la legale della parte offesa – attendiamo che la procura formuli il capo d’imputazione».
Una tragedia che ha gettato nello sconforto familiari, amici e conoscenti. Chi conosceva Guido gli voleva bene. Un ragazzo d’oro, educatore in parrocchia e appassionato di musica con la sua inseparabile chitarra. L’11 luglio 2022, nel primo anniversario della scomparsa, l’emozionante concerto in sua memoria all’Arena Morricone.