A quattrocento giorni di distanza dalla chiusura ufficiale dello Stadio Aragona gli spiragli per la riapertura al pubblico sono tanti. Dall’inizio dei lavori, datati 18 ottobre, i tifosi, quasi fosse un pellegrinaggio quotidianamente, sui vari social, attraverso foto e video hanno testimoniato l’andamento della riqualificazione.
Molti di loro in queste ore, guardando l’attuale stato di alcune zone dell’impianto, dubitano circa la data di riapertura, fissata dai dirigenti a domenica 22 gennaio.
A sgomberare i dubbi ci pensa Luigi Salvatorelli, vicepresidente della Vastese e titolare della ditta incaricata dei lavori: «Ormai ci siamo, i tifosi stiano tranquilli, restano solo lavori di pulizia di alcuni settori, completare la numerazioni dei posti e la fine dei lavori sarà definitiva. Il tutto lo faremo nel giro di pochissimi giorni, da qui al ventidue mancano meno di tre settimane, da parte nostra tutto è andato secondo i piani, ora la palla passa di nuovo alla Commissione di vigilanza».
In queste ore la dirigenza biancorossa ha avvisato il Comune che dovrà avviare l’iter per muoversi a grandi passi verso gli ok definitivi per la riapertura ufficiale dell’impianto, ad oggi chiuso da ben 418 giorni (dall’11 novembre 2021).
La data fissata in rosso sul calendario è quella del 22 gennaio 2023 quando la Vastese riceverà il Porto D’Ascoli. Diciannove giorni di tempo, bisognerà correre forte sui due fronti (lavori da ultimare e ok dalla Commissione di Vigilanza) altrimenti si guarderà ai prossimi match interni. I due consecutivi da giocare tra le mura amiche, 5 e 12 febbraio con i due derbissimi contro Avezzano e Termoli. La fine della “telenovela Stadio Aragona” è vicina, «l’obiettivo – conclude Salvatorelli – è riavere i tifosi sugli spalti dell’Aragona il 22 gennaio, ormai il traguardo è vicino e non vediamo di riabbracciarli per tornare a festeggiare le vittorie tutti insieme».